Ritardi nei pagamenti, decurtazioni immotivate delle somme dovute, modifiche unilaterali dei contratti, “imposizione” di servizi aggiuntivi solo apparentemente facoltativi: questi sono solo alcuni dei gravi disservizi che numerosi bar, pizzerie e negozi di alimentari alessandrini riscontrano ormai da tempo nella gestione dell’attività con alcuni dei buoni pasto più diffusi sul territorio.
La segnalazioni sono arrivate all’Ascom dai titolari di numerosi pubblici esercizi associati. Così l’Associazione ha organizzato un primo incontro con un consulente legale . Al termine di questo consulto si è valutato di procedere con un’azione collettiva nei confronti delle aziende emettitrici dei buoni pasto e con un’azione di sensibilizzazione nei confronti di enti ed aziende che erogano questi ticket ai propri dipendenti.
“La situazione è diventata insostenibile – dichiara Elisa Sardi, capogruppo del settore dei bar Ascom-Fipe della provincia di Alessandria – sommando le decurtazioni immotivate, i servizi aggiuntivi a pagamento che ci vengono imposti dalle società emettitrici e gli omessi pagamenti, arriviamo a perdere anche il 20% del valore del buono pasto. A ciò si è aggiunto, negli ultimi mesi, un inasprirsi dei ritardi nei pagamenti, che noi siamo costretti a subire in quanto anello debole della catena: dobbiamo pagare la nostra spesa cash e dobbiamo accettare i buoni pasto perché per molti locali è la “moneta”con la quale la maggior parte della clientela ci paga ma, come singoli, non riusciamo a far valere i nostri diritti perché le aziende emettitrici non rispondono alle e-mail, ci chiedono di inviare fax a numeri non funzionanti, ci tengono in attesa o ci danno risposte evasive. Noi dobbiamo dedicarci alle nostre attività, che già occupano la maggior parte della giornata, e così ci risulta impossibile trascorrere ore al telefono o a controllare ed inviare codici e altre informazioni che ci vengono richiesti immotivatamente, solo per procrastinare i pagamenti o evitarli. Per questo motivo ci siamo rivolti all’Ascom, che ci ha subito messo a disposizione un avvocato: la prossima settimana partiranno delle lettere sottoscritte da tutti i colleghi che vorranno aderire. Per questo voglio richiamare l’attenzione di tutti i colleghi che hanno riscontrato problematiche con i ticket: venite in Ascom e segnalate il vostro problema, perché unendo le forze avremo maggiori possibilità di far ascoltare la nostra voce e far valere le nostre esigenze nei confronti delle aziende che emettono i buoni pasto”.
Tutte le attività, anche non associate, che riscontrano problemi nell’utilizzo di una o più tipologie di buoni pasto, possono segnalare la propria problematica all’Associazione entro martedì 10 maggio. Gli interessati possono contattare direttamente gli uffici Ascom al numero 0131 314821 oppure inviare una e-mail all’indirizzo comunicazione@ascom.al.it.