Ci riproviamo. Il nostro Controvento di domenica scorsa sul tema della sicurezza nell’alessandrino ha avuto un numero di lettori e di condivisioni facebook da record, segno che il tema è davvero ‘caldo’, e avvertito come una vera e propria emergenza.
Purtroppo siamo anche stati facili profeti, poichè i nostri lettori ci segnalano che nella notte fra il 25 e il 26 aprile a Lobbi (dopo i 7 tentativi di furto in abitazione in una sola notte, la settimana scorsa) ci sono stati di nuovo diversi furti in abitazioni abitate e con persone in casa, “in particolare in zona Fontanini”, e da Sezzadio sventolano la triste bandiera del record di furti in una notte: ben 8, contro i 7 di Lobbi appunto.
Mentre si moltiplicano le assemblee spontanee di cittadini e il ricorso alla vigilanza privata, inevitabilmente gli animi si esasperano, e c’è chi inneggia all’autodifesa: “prima o poi ci scappa il morto, perchè qualcuno terrorizzato comincerà a sparare”, ci scrive un altro lettore.
Alt, fermi tutti. Sparare non è certamente la soluzione, ma difendersi se si è attaccati è certamente legittimo, e voler vivere sereni a casa propria anche.
Quindi chiediamo al ‘convitato di pietra’, ossia alle istituzioni locali, di farsi avanti e di prendersi qualche responsabilità in più. La sensazione, in questi anni, è che ognuno tenda a ‘lavarsene le mani’, e a lasciare la ‘patata bollente’ in mano soltanto alle forze dell’ordine. Che operano nelle condizioni di precarietà risapute.
Bene, anzi malissimo: chiediamo ufficialmente al prefetto, al sindaco del capoluogo (e presidente della Provincia) e alle altre autorità competenti di prendere pubblica posizione sul tema sicurezza (nelle abitazioni private in primis), e di rassicurarci, spiegandoci se si intende fare qualcosa in più, e cosa.
Come cittadini siamo esasperati, e la notte ci piacerebbe dormire, non fare la ronda da una stanza all’altra, ‘sbirciando’ dalla finestra se è tutto tranquillo, allarmati al minimo rumore. Chiediamo troppo?
Rimaniamo in attesa di un riscontro: fate girare questo appello, se ne condividete i contenuti.