Rally Coppa d’Oro, vincono Strata e Garbero

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Il Rally Coppa d’Oro saluta l’esordio sulle strade dell’Acquese, con la vittoria di Marco Strata. Il genovese della Duemila Corse ha spinto forte sull’acceleratore della Mitsubishi Lancer in versione R4 ed ha dominato la gara del Club della Ruggine.

Strata centra la seconda affermazione alla Coppa d’Oro dopo quella ottenuta nel 2014, al termine di una prova generosa, veloce, senza errori, assecondato da una vettura perfetta e competitiva. Concentrato, il ligure aveva una motivazione in più a muoverlo più velocemente degli altri e a far tutto bene: regalare la vittoria alla sua navigatrice, la Ylenia Garbero che abita proprio sul tratto cronometrato più significativo del rally, la Castelletto d’Erro. Strata all’arrivo: “Sono soddisfatto per questa affermazione segna la fine di un periodo sfortunato, con alcuni ritiri. Mi sentivo nuovamente sicuro nella guida che ultimamente avevo perso”.

Al di là di ogni motivazione “personale”, Strata ha vinto in virtù di una preparazione perfetta, di una condotta perfetta, di una vettura perfetta che non ha accusato alcun problema e gli ha permesso di imporre un alto ritmo alla gara che, sulla carta, vedeva diversi ottimi piloti in grado di contrastarlo. A cominciare dall’astigiano Jacopo Araldo, diventato il favorito d’obbligo dopo il forfait della vigilia dell’annunciato Michele Tagliani, e atteso alla prova del nove con una vettura che guidava per la prima volta e avrebbe dovuto rivelarsi d’assoluto, mentre ha lasciato intravvedere solo un filo di fumo azzurro sprigionato dal motore “rotto” nella prima prova speciale e spedirlo a casa anzitempo.

rallyProseguendo con quanti avrebbero potuto, ma non sono riusciti a contrastare efficacemente Strata, grazie alle ottime prestazioni nella fase centrale della gara è il valenzano Davide Riccio: primo della Super Speciale Coinor nella serata del venerdì e poi secondo sino alla prova numero cinque, che non ha terminato uscendo di strada nella parte finale, vanificando ogni tentativo di rimonta dei 44″ di ritardo dal leader e concretizzare la bella prestazione che si stava prefigurando.

Nell’elenco di chi è stato oltremodo bersagliato dalla sfortuna, la palma va assegnata senz’altro a Roberto Bobo Benazzo che, dopo una ottima prestazione alla prova spettacolo, l’acquese in coppia con Gianpaolo Francalanci è rincasato nella sua abitazione del Quartino di Melazzo, poco distante dal punto in cui la il motore della Subaru Impreza ha pensato di lasciarlo a piedi, esplodendo, senza lasciargli scaricare sugli asfalti umidi neppure un grammo della sua innata competitività.

Al secondo posto assoluto, con discreto ritardo dal vincitore, s’è piazzato il cuneese della Etruria Marco Marasso, primo della Super 2000 con la Peugeot 207 della Balbosca, divisa con Marco Canuto, subito protagonista di una uscita di strada nel corso dello Shakedown e poi bravo a mettersi subito in gioco, occupando lungamente la terza piazza, che diventa la seconda con il ritiro di Riccio. “Sono estremamente contento per il podio, non sono in forma fisicamente e visto le premesse non credevo in un simile risultato. Per fortuna è andato tutto bene, spiace per gli avversari che si sono ritirati”.

Il pilota di Neive non ha faticato a difendere la posizione, staccando sensibilmente Luca Roggero, ottimo terzo assoluto. Sulle strade di casa, l’acquese ha colto uno dei risultati più belli della sua carriera, cercandolo in modo caparbio, conseguendolo salutando i tanti amici assiepati lungo le speciali e firmando rilievi cronometrici di vertice assoluto, vincendo la gara del Gruppo N in coppia con Gianluca Saglietti per i colori della Scuderia Monferrato.

“La terza posizione assoluta è ottimo risultato, quelli davanti avevano un altro passo rispetto noi, ed anche quelli che abbiamo dietro, siamo li in mezzo e va bene così. Uno dei miei risultati”.

Quarto assoluto ha tagliato il traguardo della Cittadella il valenzano Andrea Zucconi, confermando le ottime prestazioni che hanno segnato la sua condotta di gara, affrontata in coppia con il navigatore alessandrino Andrea Rossello “Quarti vicini al podio assoluto, primi di Super 1600, è grazie ad una vettura fantastica, mai un problema e competitiva. Ci siamo divertiti e abbiamo ottenuto un risultato bellissimo. Un grazie va a chi mi ha seguito all’assistenza, in particolare Sandro Sottile.”

E’ terminata a favore di Minerdo e Sacco, il duello che per tutta la competizione li ha opposti a Comendulli e Tamburrano. Con la Renault Clio R3c, dopo la settima prova speciale, Minerdo è sesto a pochi secondi da Comendulli, sin li velocissimo con la Renault Twingo R2b; nella successiva ottava e conclusiva frazione è il tratto della salita verso Castelletto d’Erro a far la differenza, dove Minerdo perde l’esiguo vantaggio e Comendulli lo sorpassa conquistando la quinta piazza assoluta, prima di R3C. Comendulli è sesto e primo della R2B.

Con problemi ai freni alla Abarth 500 è settimo il ligure Manuel Villa, “Era la prova Montaldo a dar maggiori problemi di raffreddamento ai freni, allo stop arrivavo con il pedale duro e impossibile da gestire” L’eclettico ingauno, è vittorioso nella R3t e ha preceduto di un secondo e otto oil savonese Berchio, ottavo con la Ford Fiesta R5.
Al traguardo della Cittadella, conclude nono Alberto Gianoglio, primo della N3 con la Renault Clio Rs, il torinese conclude in vantaggio di 5″6 su il lombardo Cosimo De Tommaso, decimo assoluto dopo aver lungamente occupato posizioni a ridosso della Top Five con la Renault Clio Williams, primeggiando nella Classe A7.

Quindicesimo assoluto, chiude la gara Nicolaj Ciofolo imponendosi nella classe N2 con la Peugeot 106 e davanti di un solo 1″6 ad Andrea Castagna, sedicesimo assoluto e secondo di classe sempre con una Peugeot 106.

Ventunesimo assoluto è Daniele Ippolito, primo di classe A5 con la Fiat Panda, precedendo Federico Tesio con altra Fiat Panda; mentre concludono la gran prestazione gli strevesi Manfrinetti e Ponzano, ventiquattresimi al termine e primi della propria categoria con la Fiat 600 Sporting. In Classe A6, vittoria di Marco Scaglione e Davide Penna, con la Peugeot 106; Colacicco e Paterniti si impongono nella N1 a bordo della Peugeot 106 rally.

R1 T Nazionale a Claudio Busca, sulla Mini Cooper S Eurospeed, mentre la R1 A Nazionale va a Laura Galliano e Martina Morosino al debutto con la Renault Twingo.