Golosaria, 10 anni di successi: e ora via, alla conquista del Giappone! [Il gusto del territorio]

Golosaria 1  di Eleonora Scafaro

 
Tutto iniziò dieci anni fa a Grazzano Badoglio, da una idea di Paolo Massobrio, presidente de Il Club di Papillon, e Gianfranco Pittatore, allora presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Nacque ‘Golosaria’, il primo grande evento Monferrino che raccontava – e racconta – in maniera positiva il territorio.

In questi anni se ne sono fatti di passi avanti, la manifestazione è diventata “il modoGolosaria 3 per coordinare interessi diversi, dal turismo, alla enogastronomia, dalla storia alla cultura, in un contenitore unico affinché il territorio esprimesse ciò che poteva dare. È stata una scalata lunga e un po’ faticosa ma di alto livello. Golosaria è diventata una costante che vede in gioco anche gli interessi di imprenditori esterni”, ha commentato durante al conferenza stampa di presentazione Pier Angelo Taverna, attuale presidente della Fondazione CRAL.

Un salto in avanti, qGolosaria 2 jpguindi, che quest’anno vanta una presenza internazionale, il Giappone: “Quest’anno c’è stato l’intervento di uno dei più grandi importatori di cibi italiani nel paese del Sol levante e anche un rappresentate dei più cliccati portali internet del Giappone con cui abbiamo avviato una collaborazione – ha commentato Paolo Massobrio -. La prossima uscita vedrà un mio articolo sul salame cucito e la muletta, due eccellenze del nostro territorio. A novembre, poi, sarò in Giappone”.

Tra i numerosi eventi nel Castello di Casale Monferrato, in quello di Piovera, nel Castello di Uviglie e a Palazzo Callori, a Vignale Monferrato, completamente ristrutturato con i suoi infernot, chi meglio ha saputo mescolare la cultura piemontese con quella giapponese, sono stati i ragazzi di Cascina Cerola, ad Altavilla Monferrato.

In occasione della fioritura dei ciliegi, di cui la Cascina è circondata, immersa nelleGolosaria 3 colline decorate da vitigni, Cerola ha organizzato una serie di eventi a tema orientale: mostre, laboratori, passeggiate lungo un nuovo percorso sentieristico che verrà inaugurato domenica 24 aprile, spettacoli e dimostrazioni. Un viaggio nella tradizione giapponese con degustazione di tè verdi e al riso soffiato, rito della vita quotidiana che fa parte di una cerimonia antica che si tramanda sin dal XII secolo.

Il rapporto tra la natura e la tradizione del Piemonte e la cultura nipponica è continuato, poi, con dimostrazioni di Karate Aikido, arte di difesa personale che si esercita sia a mani nude che con un bastone che mira a ritrovare la via dell’armonia e dell’energia personale (AIKIDO: AI = ARMONIA, KI = ENERGIA, DO = VIA) e di tiro con l’arco giapponese.

All’interno della cascina una mostra di fotografie di Roberto Spotti e un laboratorio di ‘ikebana’, l’arte giapponese della disposizione di fiori e piante per fini decorativi e religiosi. La tradizione vuole che i fiori vengano disposti in un vaso esprimendo il proprio stato d’animo. Chi guarda l’arte apprezza la bellezza e ama la preziosità della composizione.
L’ikebana rappresenta la ricerca di una bellezza essenziale e non vi è una speciale cura simbolica, nella composizione.
Nel vecchio granaio, totalmente ristrutturato, dell’agriturismo, una mostra di ‘sumi-e’, una forma d’arte in cui i soggetti sono dipinti con l’inchiostro nero in gradazioni variabili, dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendo il colore con l’acqua, e un laboratorio di ‘kokedema’, le perle di muschio, mini bonsai o bonsai volant senza vaso, sostituito da una palla di fango rivestita di muschio. Si realizzano in modo simile ai bonsai e le radici vengono inserite in fango e muschio per realizzare, appunto, una perla. Una volta pronto, il ‘kokedama’ si appoggia in un vassoio oppure viene legato con un filo di nylon e appeso e spesso può contenere piante piccole.

E, infine, la carta con la grande tradizione giapponese della rilegatura e la pratica spirituale del ‘reiki’, una forma terapeutica per malanni fisici, mentali e spirituali.

Cascina Cerola ha saputo cogliere l’essenza dell’arte e della tradizione giapponese in una cornice naturale ed enogastronomica del tutto monferrina, rappresentando la novità di ‘Golosaria 2016’ e guardando a un mercato in espansione.

Golosaria 4E, poi, le colline. Tante escursioni tra i vitigni monferrini in un percorso sentieristico nuovo che verrà inaugurato alla vigilia del 25 aprile.
L’agriturismo Cascina Cerola è una realtà imprenditoriale giovane e fatta di giovani, ricchi di idee e che hanno saputo dare una svolta alla tradizione, senza dimenticare le radici.