Daniel Gol e i giovani al Teatro Sociale di Valenza

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Qualcosa di unico e prezioso è accaduto al Teatro Sociale di Valenza venerdì 8 aprile.

Un incontro, uno scambio capace di emozionare, arricchire,  sedimentarsi nella memoria dei suoi protagonisti in maniera indelebile.

Un gruppo di adulti, allievi del laboratorio settimanale condotto da Daniel Gol presso il teatro di Valenza e la classe V B della scuola elementare Villaggio Europa, anch’essa protagonista di un percorso sulle emozioni con Daniel, hanno intrecciato emozioni ed energia, fragilità e voglia di crescere sul palco, per circa tre ore.

Daniel Gol è presidente e fondatore di Teatrodistinto, regista, attore e conduttore di laboratori da quasi vent’anni, lavora in numerosissime relaltà del nord Italia. Dalle scuole ai centri per disabili, aziende, carceri, associazioni, Teatri.

La serata è stata possibile grazie alla fiducia che adulti, insegnanti coraggiose e all’avanguardia e genitori hanno riposto nella sapiente capacità e nel talento empatico del conduttore, e grazie alla disponibilità del Teatro Sociale di Valenza che ha aperto le sue porte al di fuori degli impegni concordati.

Un’esperienza di alto valore pedagogico per tutti coloro che hanno avuto la possibilità di partecipare.

L’idea di partenza è nata, dal conduttore stesso, nel corso delle sessioni con  entrambi i gruppi. L’intensità vibrante dei contenuti emersi dagli stimoli proposti, la generosità emotiva dimostrata dagli adulti come dai ragazzi, la profondità nell’approccio al gioco teatrale lo hanno indotto a ipotizzare uno spazio che  mostrasse quanto le emozioni siano trasversali e tutte le generazioni, quanto ” le farfalle nella pancia”, come le chiama lui, che ci rendono umani, fragili e speciali si assomiglino a tutte le età.

Ragazzi e adulti si sono ritrovati e abbracciati,  hanno giocato a guardarsi, ascoltarsi e toccare le proprie anime in uno spazio mentale dove l’emozione si manifestava e prendeva forma nella sua  essenza più pura.

Giochi corporei e vocali, brevi monologhi intrisi di vita e sensazioni, improvvisazioni, risate, grande energia e voglia di capirsi,  insieme ad una notevole disponibilità a mettersi in gioco senza troppe difese.

Alle 23.15  l’incantesimo si è sciolto. Alla domanda “Cosa portate a casa da questo incontro?” un bellissimo ritorno del lavoro fatto.

Coraggio, voglia di incontrare, stupore per le emozioni viste nell’altro, voglia di esprimersi, fiducia nel prossimo, gioia, momenti preziosi  e, speriamo, la scoperta che nel mondo delle emozioni siamo tutti uguali, tutti portatori di straordinarie risorse.

Un’esperienza di incontro che Teatrodistinto intende riprendere e riproporre, declinare su altre realtà e con modalità tutte da inventare. Perché nella fusione di mondi trasversali si nascondono  scoperte e saggezza, un’empatia che va al di là del sé e si realizza nell’altro.