Il comunicato di un noto partito politico di centrodestra, relativo al monumento alla Resistenza, è irricevibile e meschino. Tratteggia opere hollywoodiane, di cattivo gusto e deturpanti: nel progetto non vi è proprio traccia di tutto questo. Di cattivo gusto, piuttosto, è paragonare i nomi e le lapidi dei nostri caduti alla passeggiata delle celebrità di Los Angeles.
È il luogo dei ragazzi della Banda Tom, torturati e lasciati a terra per giorni dopo l’esecuzione, il sacrificio dei partigiani, di molteplici e talora opposti orientamenti politici, permette a tutti noi di poter esprimere oggi le nostre opinioni. Si sa, l’arte moderna esprime un concetto che va oltre la rappresentazione visiva: essa può piacere o meno. Gli autori del comunicato abbiano quindi il coraggio di comunicare veramente che ciò che trovano di cattivo gusto è la Resistenza e non l’opera in sé.
Irricevibile è anche la questione costo: si dimostra poca dimestichezza con l’amministrazione pubblica. Il progetto ben specifica trattarsi di un valore di massima. Su un bilancio comunale di circa 42 milioni di euro, circa 50mila sono una goccia nell’oceano per un’opera destinata a durare nel tempo. Studiata per non essere danneggiabile e per non avere necessità di manutenzione.
Una somma, inoltre, allocata su un capitolo di spesa che non erode servizi alla popolazione. Anzi, segna il prima passo per la riqualificazione dell’area nell’auspicato museo della storia della Resistenza, fruibile da scuole, famiglie e tutti gli interessati.
I valori della Resistenza non devono risultare unicamente come un momento della Storia, ma devono spingere ad un rinnovato impegno nella società odierna ed un monito per il futuro, comune a tutte le forze politiche che si riconoscono nella Costituzione Italiana.
Gabriele Farello
Presidente ANPI Casale