Saranno di forte impatto per lo spettatore le opere di Raffaele Cioffi, ispirate e realizzate per l’ occasione della mostra ‘Solidità della luce’, che inaugurerà sabato 9 aprile alle ore 17.00 nelle splendide sale del Museo Civico di Palazzo Cuttica ad Alessandria.
I ‘Sipari’ di Cioffi si apriranno in un dialogo fortemente contrastante con la cornice settecentesca della Sala delle Feste del Palazzo, e comunicheranno in una sorta di sospensione, dalle pareti della sala a sfondo rococò tramite la forte valenza del colore freddo, blu e verde, e attraverso la ‘tangibilità’ della sua luce.
Mentre è in corso l’allestimento della mostra insieme all’architetto Cristina Colla, l’artista (Desio, 1971) risponde ad alcune domande sulla sua formazione, rivelando gli studi classici ed accademici di Brera, e parlando dei maestri ispiratori, quelli antichi, come il Beato Angelico e Giotto, e quelli più vicini, come Lucio Fontana e Mark Rothko.
Cioffi si considera un artista che si esprime tramite linguaggi classici ed immediati, ma rivolti totalmente all’astrazione ed alla ricerca di spiritualità e simboli senza tempo, che rimandano all’anima, ai suoi volti, ad una croce che è stata protagonista di opere a tema e mostre dedicate all’arte sacra, ma che ancora adesso traspare dalla sua luce dipinta e materializzata.
Anche nelle opere nuove e presenti in mostra, ispirate proprio dalla location di Alessandria, una decina circa, si evince la profondità della ricerca trascendentale. La mostra è curata dal noto critico Lucio Nicoletti e promossa dal Comune di Alessandria, fortemente voluta dal sindaco Rita Rossa e dall’assessore alla Cultura Vittoria Oneto.
‘L’opera deve emozionare, e deve indagare e stimolare riflessioni e ricerche sempre nuove’ rivela Cioffi. L’arte innanzitutto stupisce, incanta, e poi racconta…per divenire forma, spazio, colore, armonia, come nella musica. Le opere di Raffaele Cioffi sono intrise di musica e rimandano alle partiture musicali, con andamenti ritmici, che si interrompono improvvisamente per fare spazio a nuove strade, ai sentieri della conoscenza e a nuove dimensioni.
Saranno dieci quindi le opere presenti nella Sala principale, più due dedicate all’arte sacra, ed una creata apposta, sarà luce ‘in dialogo’ con la sfera celeste, da poco restaurata, appartenente al Museo civico alessandrino.
Sicuramente la mostra non è da perdere, la fama ormai internazionale dell’artista è gia un buon motivo per decidere di saperne di più e vedere con i propri occhi. Il massimo sarebbe entrare nella Sala principale di Palazzo Cuttica e godere dell’impatto con in sottofondo la musica classica, magari Bach, come suggerisce l’artista stesso …..e poi lasciarsi andare all’emozione e a quello che la luce e i colori raccontano.
Dal 9 aprile al 22 maggio, venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19.