Nessun passo indietro: lo stabilimento Bistefani di Villanova Monferrato chiuderà i battenti, e il massimo che i dipendenti dell’azienda potranno ottenere saranno incentivi sia sul fronte del trasferimento nel veronese, sia per agevolarne la ri/assunzione in altre aziende del casalese: che, con l’aria che tira, appare una chimera, o un miraggio.
C’erano tutti, ieri, al tavolo (blindato e riservatissimo) in comune a Casale Monferrato, per cercare di convincere i vertici della Bauli, rappresentati dall’amministratore delegato Stefano Zancan. Al termine il comune di Casale Monferrato ha diffuso un verbale, che potete leggere di seguito. La sostanza, però, è che chiudere la stalla quando i buoi sono scappati può servire come scena ad effetto, per riempire le pagine dei giornali, e per giustificare il proprio ruolo politico, o sindacale, di fronte ai lavoratori. Sono loro l’unica vera vittima sacrificale di questa ennesima dèbacle industriale dell’alessandrino, già scritta nel dna dell’acquisizione, per chiunque sapesse leggere tra le righe, e immaginare scenari ormai all’ordine del giorno.
I sindacalisti Cgil Favola e Galati per protesta sono saliti su un silos, scendendo solo quando hanno ottenuto di essere ricevuti dalla dirigenza aziendale (e che sindacalisti debbano arrampicarsi su un silos per essere anche solo ascoltati la dice lunga sul clima generale dell’Italia del 2016).
Ora si aprirà l’ennesimo tavolo in Regione (ma quanti tavoli si sono aperti in questi ultimi anni, e quali risultati concreti hanno ottenuto?), e il massimo obiettivo rimane quello di prolungare un altro po’ l’agonia dello stabilimento casalese: che possano arrivare nuove produzioni però, come richiesto dai sindaci, appare poco realistico, date le dichiarate intenzioni dell’azienda.
Ecco il testo completo del verbale diffuso dal comune di Casale Monferrato
Nella Sala Consiliare del Comune di Casale Monferrato si è tenuto l’incontro promosso dal Sindaco di Casale tra l’Amministratore delegato della Bauli dott. Zancan, i Sindaci dei Comuni interessati (Balzola, Morano sul Po, Trino, Conzano, Frassineto, Stroppiana, Motta de Conti). Erano presenti il Sindaco di Occimiano Valeria Olivieri, Presidente dell’Associazione dei Comuni del Monferrato, il dott. Chiama funzionario della Regione in rappresentanza dell’Assessore Pentenero, il Vice Presidente della Provincia Angelo Muzio, i Parlamentari Fabio Lavagno e Cristina Bargero.
La Presidente della Provincia Rita Rossa ha coordinato la discussione.
Il dott. Zancan ha ufficializzato la volontà della proprietà Bauli di spostare l’intera produzione.
Gli Amministratori hanno rilevato l’impoverimento del tessuto industriale del territorio, che si va ad aggiungere alla grave situazione occupazionale.
È stato dato ampio sostegno alle iniziative sindacali a tutela dei diritti dei lavoratori; il dott. Zancan ha assicurato la disponibilità a garantire incentivi significativi per chi accetterà il trasferimento a Verona ed incentivi anche per le aziende locali che vorranno assorbire i lavoratori che rimarranno sul territorio.
La Presidente della Provincia Rita Rossa ha chiesto all’Amministratore delegato la disponibilità ad un tavolo di discussione con la Regione Piemonte anche a fronte dei finanziamenti di FinPiemonte ottenuti dalla Bauli con l’impegno di continuare la produzione fino al 2020.
Compito del tavolo, su proposta del Vice Presidente Angelo Muzio, sarà verificare la possibilità di assicurare un’attività nello stabilimento di Villanova anche con nuove produzioni, che consenta di affrontare in tempi più diluiti la drammaticità della crisi Bauli.
I Sindaci hanno insistito affinchè la proprietà si adoperi per favorire l’utilizzo dello stabilimento anche per altre attività produttive.
Il Dott. Zancan si è detto disponibile ad un incontro tecnico con la Regione per verificare la percorribilità di tale ipotesi.
Il dott. Chiama ha assicurato che la Regione a breve organizzerà un incontro tecnico con la Bauli.