#Etiche2016: il food che punta su innovazione e qualità [Il gusto del territorio]

Biodisponibilitàdi Eleonora Scafaro

 
#Etiche2016 è una giornata dedicata al food che si è svolta alla Camera di Commercio di Alessandria lo scorso 16 marzo, organizzata da Forward Italia. Tema centrale il rapporto tra innovazione e qualità all’interno delle aziende.

Durante il convegno, due testimonianze di realtà importanti ed innovative che hanno coinvolto territori e persone affinché il prodotto fosse di qualità.

Luca Zocca rappresentante Pedon, azienda vicentina che lavora, confeziona ePedon distribuisce legumi secchi e cereali, ha presentato un progetto sviluppato per Expo 2015 e che si ispira su un modello economico sostenibile e circolare. ‘Save the waste’ è una idea innovativa della creazione di una carta ecosostenibile partendo dalle coltivazioni, coinvolgendo tutti i protagonisti della filiera. Il fagiolo, ricco di proteine, no OGM e coltivato da agricoltori inseriti in un programma di sviluppo economico, viene importato su rotaia, riducendo così le emissioni di CO2. Successivamente gli scarti di lavorazione vengono rigenerati in una carta ad uso alimentare e nasce, così, la carta crush fagiolo.

“In questo modo riduciamo del quindici per cento l’impiego di cellulosa proveniente da alberi e del venti per cento l’emissione di gas effetto serra” specifica Luca Zocca.
Da qui, prende forma il vestito, l’imballaggio del prodotto, un astuccio che racchiude il trenta per cento di fibra riciclata post consumo e che non ha bisogno della busta interna. La scatola, all’esterno, ha inchiostri ecologici e una finestra trasparente ottenuta sempre da scarti vegetali. Tutto è riciclabile e rinnovabile come l’energia utilizzata per l’intero processo.

Pedon esporta circa il quarantacinque paesi e l’impegno dell’azienda è anche etico e sociale. In paesi come l’Etiopia, con il supporto della FAO, i legumi non vengono più usati come cibo per animali ma, anche grazie alle organizzazioni non profit, il prodotto è utilizzato come merce di scambio e fonte di ricchezza.
La filiera etica sviluppata coinvolge cinque cooperative di agricoltori e venticinque mila famiglie: “noi forniamo anche un servizio scolastico ai figli dei dipendenti dell’azienda”, continua Zocca.

Il sistema economico e sostenibile funziona, il prezzo di vendita dei legumi, tra il 2005 e il 2016 è aumentato di otto volte e ciò ha permesso di acquistare terreni e di sviluppare un sistema scolastico laddove mancava.
“non siamo colonizzatori, abbiamo grande considerazioni presso le comunità africane – ha concluso Luca Zocca. Lavoriamo con loro per permettere un equilibrio sociale all’interno del territorio”.

Farina-integralbianco2Un altro esempio importante ed esportabile sul nostro territorio è quello delle farine Varello. L’azienda nasce nel Monferrato e da 5 generazioni opera nel settore mugnaio, da sempre votata alla ricerca e all’innovazione. Approda nel mondo delle farine a seguito di uno studio fatto dall’azienda stessa sui valori nutrizionali: “Oggi le farine perdono molti aspetti nutrizionali – afferma Francesca Varello. Il chicco del cereale è formato da una parte esterna, una interna e dalle germe che contengono le sostanze. Nella processo di trasformazione moderno, la parte eliminata è proprio il germe. Nel dopo guerra, infatti, si è sviluppato questo tipo di lavorazione affinché i prodotti si conservassero di più. Quindi, la farina raffinata è impoverita, l’amido viene danneggiato e scisso in zuccheri semplici con un indice glicemico alto”.

I cereali sono ricchi di fibre e l’obiettivo dell’azienda Varvello è stato quello di recuperare la fibra solubile con una apposita macchina. Il prodotto è perciò una farina di grano tenero tipo “0”, con aspetto e caratteristiche organolettiche della farina bianca raffinata, ma che non provoca effetti negativi sulla salute. Il merito è della maggiore biodisponibilità di fibre solubili, cioè una particolare classe di fibre alimentari a cui è riconosciuta la proprietà di controllare l’assorbimento di grassi e zuccheri nel sangue e di ridurre sensibilmente l’innalzamento della glicemia post-prandiale.

L’Integralbianco ha un contenuto medio di fibre solubili superiore del trenta per cento rispetto alle farine integrali, grazie ad un metodo di produzione brevettato e naturale che disgrega le matrici vegetali della crusca di grano e massimizza la capacità delle fibre solubili di essere assorbite.
È una farina adatta a chi ha sindromi metaboliche e problemi di glicemia, grazie alla riduzione del cinquanta per cento di glucosio.

Pedon e Varello sono esempi di aziende che hanno saputo integrare qualità e innovazione, apportando vantaggi alla salute e all’economia.
Esempi esportabili anche nella nostra provincia: aziende di questo tipo non ci mancano, i prodotti e il territorio neppure.