Nel 2015, in provincia di Alessandria, sono nate 2395 nuove imprese e ne sono cessate 2576. Il saldo fra iscrizioni e cessazioni è pertanto negativo: -181 imprese, dato che porta a 44.432 lo stock di imprese registrate a fine dicembre 2015.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si concretizza in un tasso di crescita rispetto al 2014 di -0,40%, dato più negativo della media regionale (-0,11%).
“Società di persone e imprese individuali sono in sofferenza, e questo è probabilmente dovuto alle maggiori difficoltà incontrate da queste tipologie di aziende nel gestire le difficoltà della nuova economia post-crisi, a fronte della struttura di queste imprese”, commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria.
“E’ in corso una profonda trasformazione della forma d’impresa, una corrente che emerge poco ma continua costante nel tempo. Dobbiamo accettare la mutazione delle cose e dell’economia globale, e prepararci, insieme alle nostre imprese, ad affrontare le nuove sfide con una veste rinnovata”.
Dall’analisi per classe di natura giuridica rispetto al 2014, emerge unacrescita delle società di capitali (+2,41%) e di “altre forme” (+2,01%), a fronte di un calo delle società di persone (-0,99%) e delle imprese individuali (-1,10%).
Questi dati vanno letti tenendo a mente che imprese individuali e società di persone rappresentano insieme l’80% delle imprese provinciali, mentre le società di capitali rappresentano il 18% e “altre forme” il 2%.
Dall’analisi dei dati per settore rispetto al 2014, emerge una negatività diffusa: agricoltura (-2,75%) e commercio (-2,38%) registrano i dati più negativi. Seguono industria (-1,87%), costruzioni (-1,76%), turismo (-1,49%), altri servizi (-1,39%).
Netta crescita delle imprese non classificate (+38,34%), ma consideriamo la bassa incidenza dimensionale di questo settore (rappresenta il 4% della totalità delle imprese, il gruppo meno consistente).