1) Alla donna: a noi donne. Domani 8 marzo è la festa delle donne. A noi donne, è stato dedicato questo giorno di festa ed è stato scelto un fiore: la mimosa. Non entro nella storia e sul perché dal 1922 in Italia, le donne festeggiano questo giorno: mi chiedo che abbiamo fatto per meritarlo visto che non esiste la festa dell’uomo. Forse perché ritenutosi “superiorità”, non gli necessita una giornata dedicata all’essere maschio? L’8 marzo dovrebbe essere tutti i giorni però, poichè il nostro essere donna non necessita di una data sul calendario che lo ricordi al mondo intero. E’ l’altro sesso, o buona parte di esso, che fatica ancora ad accettare le conquiste sociali, politiche ed economiche da noi raggiunte come il diritto di voto e l’uguaglianza sul lavoro. Conquiste di parità che l’altro sesso, consapevole dei propri limiti, teme eccome, e del resto molte sono ancora le discriminazioni e le violenze di ogni genere in tutte le parti del mondo. Se oggi posso parlare, scrivere, vivere da donna libera e orgogliosa di esserlo è grazie alle lotte di grandi donne del passato. Cito alcune frasi scritte da donne fiere di essere tali: “Uomo e donna, una ‘parità’ diseguale “ (Giulia Paola Di Nicola) – “Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai” (Oriana Fallaci) – “Io ho sempre considerato la donna molto più forte dell’uomo, perché la donna dà la vita” (Claudia Cardinale) – “La donna è il negro del mondo” (Yoko Ono) – “Il lavoro di un uomo è fra il sorgere e il tramontare del sole. Quello della donna non finisce mai” (Indira Gandhi).
Concludo con un augurio a tutte le donne perchè sappiano affermare il loro valore, il loro essere speciali, l’essere donne, mamme, figlie di una donna in grado di procreare anche un uomo.
Voto: 10
2) Al degrado a cui si sta avviando la Biblioteca di Alessandria Francesca Calvo.
Che siamo messi male come Comune, sotto ogni aspetto economico- politico-amministrativo ormai è risaputo, ma che non si riesca neppure a fare ordinaria manutenzione a strutture importanti come la biblioteca a me fa cadere i “collant”. Dalle telefonate ricevute nei mesi scorsi in diretta dai telespettatori alessandrini di “Linea Diretta” (Telecity 7/Gold) già emergevano ascensori fermi da tempo e servizio lettura quotidiani sospeso per mancanza di fondi per acquistarli. Ora si viene a conoscenza che se piove chi si reca in biblioteca trova catini, stracci e bacinelle a raccogliere l’acqua che cade dal soffitto. Cito un articolo di Radiogold che fornisce bene il quadro della situazione.
Possibile che in Comune non ci siano operai in grado di fare manutenzione, e responsabili nella Direzione preposta in grado di fare periodici controlli e vigilare sullo stato di un bene pubblico? Ma c’è chi generosamente ha pensato alla biblioteca: da tre anni il consigliere comunale Renzo Penna rinuncia ai compensi previsti dalla legge per il suo incarico di capogruppo, e ha deciso di destinare gli 8.676 euro maturati in 240 sedute a Palazzo Rosso alla Biblioteca Comunale di Alessandria e alla cura del verde pubblico. Alla biblioteca vanno 6.675 euro destinati ad acquistare nuovi libri, dvd, abbonamenti a periodici e riviste, e a riattivare il deposito delle raccolte oggi collocato nella sede di via S. Giovanni Bosco e non consultabile: il che non è proprio poco e i cittadini ringraziano! Ai preposti del Comune però toccherebbe fare manutenzione: diversamente che ci stanno a fare?
Voto: 2
3) Alle istituzioni che dovrebbero contrastare il racket dei parcheggiatori abusivi: diversamente come si potrebbero definire queste bande organizzate sempre più numerose che tengono in ostaggio ogni piazza adibita a parcheggio? Questi individui delle forze dell’ordine e delle autorità se ne “fottono”, e le autorità in primis a quanto pare tendono a ignorare i problemi di cittadini e automobilisti quasi sempre costretti a pagare una doppia tariffa di parcheggio: una dovuta, l’altra no, che si presenta come vero e proprio pizzo. Preferisci non pagare? Rischi che ti venga danneggiata l’auto, oppure di essere insultata o minacciata, magari in lingue incomprensibili. Moli cittadini inermi, stanchi di subire stalkeraggio e di sentirsi in pericolo si rivolgono agli organi di informazione, con la speranza di smuovere le istituzioni preposte. Il 3 marzo a “Linea Diretta” (Tele City/7Gold) due telespettatrici hanno lamentato situazioni con cui devono convivere ogni giorno, subendo soprusi. Il 26 febbraio sugli organi di informazioni si leggeva che dopo l’ennesima aggressione di una infermiera nel parcheggio dell’ospedale (piazzale Berlinguer) il personale dell’ospedale si era mobilitato a raccogliere firme, 560 per l’esattezza, per chiedere più controlli e sicurezza e fare “pulizia” concretamente. Di fronte a tale richiesta rimbalzata sui giornali Prefetta, Sindaca e la responsabile dell’Azienda Ospedaliera si sono impegnate pubblicamente a trovare una soluzione. Vedremo se accadrà davvero, e con quali tempistiche. Intanto in questi giorni gli abusivi hanno occupato anche il parcheggio del piazzale Pacto, che è a pagamento. Questa situazione è stata più volte denunciata anche dalla Lega Nord, che ha presenziato il parcheggio, ma ci sono volute 560 firme di lavoratori per smuovere i preposti. Quello che veramente mi lascia sgomenta ed esterrefatta è il comportamento di queste istituzioni, inermi e silenti. Inermi colpevolmente perché incapaci di alzare la voce e difendere il diritto dei cittadini. Silenti in modo vergognoso di fronte alla palese violazione di leggi e regole da parte di questi individui, e di chi li sfrutta nella pratica di parcheggiatori abusivi.
Voto: 2