Partenza ‘col botto’ per l’alessandrino Riccardo Molinari alla guida della Lega Nord Piemont. A soli 10 giorni dal congresso che lo ha visto assumere la leadership regionale del Carroccio in sostituzione di Roberto Cota, Molinari mette subito un ‘carico da novanta’, e annuncia: “Siamo stufi di aspettare i comodi dei nostri alleati che non rispettano i patti. Noi vogliamo dare ai torinesi e ai novaresi un’alternativa credibile di governo e se le cose non cambiano siamo pronti e determinati ad andare da soli”.
Il che significa che, già nel prossimo week end, la Lega Nord Piemont si metterà in moto “per spiegare ai cittadini che, se viene meno l’ottica di coalizione, noi un programma e un candidato sindaco per le due città li abbiamo”. I nomi sono quelli di Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Torino, e di Alessandro Canelli a Novara.
A fronte di un centro destra litigioso, dalle idee opache e in caduta libera in tutti i sondaggi (Forza Italia in particolare), la scelta di Molinari appare certamente una mossa intelligente: meglio correre da soli, e ribadire il proprio peso specifico e la propria forza di primo partito dello schieramento, piuttosto che sottostare a dicktat e ‘veti incrociati’ di un’armata Brancaleone senza progetti e ripiegata sul passato. Ora, naturalmente, a Torino e Novara il ‘cerino’ passa in mano agli altri partiti, e non è escluso che, nelle prossime settimane, la mossa di Molinari possa generare reazioni di tipo ‘aggregativo’.
E’ presto, naturalmente, per capire se ci saranno ripercussioni alessandrine, dal momento che a Palazzo Rosso si voterà soltanto nel 2017. Ma il segretario piemontese del Carroccio ha già dato un chiaro segnale su chi, all’interno del centro destra, avrà anche da noi l’ultima parola nella scelta del candidato sindaco.