«Nelle scorse settimane mi sono arrivate alcune segnalazioni di inefficienza in merito al regolare svolgimento della libera professione riguardo le visite di reumatologia legate allo stesso reparto dell’ospedale civile di Alessandria, le cui liste di attesa per una visita ambulatoriale si aggirano intorno ai sei mesi».
«Dopo le verifiche effettuate – commenta Ottria (PD) – ho presentato una interrogazione a risposta immediata all’assessore di riferimento Saitta: «Ho riscontrato un’attesa di ben 6 mesi di fronte ad una richiesta di seconda visita (60 gg. In meno se prima visita), un termine così lungo non può essere accettabile soprattutto perché – ancor più grave – effettivamente da mesi non è disponibile neppure il servizio di libera professione».
«Occorre ricordare – prosegue Ottria – che le malattie reumatiche spesso risultano irreversibili e fortemente inabilitanti pertanto non può esserne sottovalutata la gravità, anche perché i numeri (per l’Istat, nel 2012 i cittadini interessati da queste patologie in Piemonte erano circa 60mila) sono preoccupanti e oltretutto quello di Alessandria risulta essere uno dei reparti migliori a livello nazionale ed internazionale, un’eccellenza dovuta alla bontà dell’equipe medica ed infermieristica che ci lavora».
In risposta è stata letta una risposta scritta dell’assessore competente in cui viene sottolineato l’alto numero di prestazioni effettuate annualmente dalla struttura dipartimentale di reumatologia (4000 all’anno) e l’intensità della domanda, dovuta proprio anche all’alto livello di specializzazione della struttura, che richiama un bacino più ampio della sola provincia.
«La risposta che ho ottenuto – sostiene Ottria – è francamente insoddisfacente; purtroppo i dati in mio possesso e le evidenze di molti alessandrini che giornalmente tentano di prenotare una visita in reparto, non coincidono con i dati enunciati in aula. La lista di attesa non è di soli 106 giorni e l’attività in libera professione intramoenia non è effettiva».
«Aspetto di vedere se l’assunzione di un nuovo medico, annunciato in aula, e i necessari provvedimenti integrati all’azione territoriale comune con l’ASL, verranno messi in pratica e se riusciranno ad apportare migliorie al servizio; certo per essere in qualche modo apprezzabili dovranno essere di immediata attuazione. Certamente sarà mia cura monitorare la situazione».