Forza Italia porta in consiglio provinciale il ‘caso Camagna’: “Nessuna decisione senza prima consultare i cittadini”

Camagna vistaLa contestata operazione volta ad “incorporare” il piccolo Comune monferrino di Camagna nella più grande Casale Monferrato approda anche in Consiglio Provinciale, che se ne occuperà in virtù di un Ordine del Giorno presentato dal Gruppo di Forza Italia (prima firma del Capogruppo Nicola Sirchia, non a caso casalese, che già aveva preso posizione in Consiglio Comunale del capoluogo monferrino contestando le modalità utilizzate dalla sindaca Palazzetti).

L’OdG parte prendendo atto della richiesta formulata dalla Amministrazione Comunale di Camagna Monferrato circa la possibilità di incorporare il proprio Comune in quello più grande di Casale Monferrato e della accettazione, da parte della Amministrazione di Casale Monferrato, circa la partenza di un progetto incorporativo. Segnala però che, a seguito di questi atti pubblici, si sono evidenziate diverse contrarietà da parte delle cittadinanze coinvolte e, in particolar modo, della cittadinanza di Camagna Monferrato, che lamenta esservi stata informazione carente sul tema e poco coinvolgimento dei cittadini in una decisione così importante,

Sirchia e i colleghi azzurri Davide Buzzi Langhi e Gianfranco Baldi evidenziano come “sia assolutamente importante e vincolante la massima diffusione di una informazione piena e corretta circa le Normative coinvolte, le procedure da porre in atto, gli eventuali vantaggi per le rispettive popolazioni, le variazioni eventuali in servizi e prestazioni fornite alla cittadinanza”, fatto che fino ad ora non si è verificato, tanto che si è parlato di “accordo fra le segrete stanze”.

“Auspichiamo che tale processo informativo possa avvenire con la convocazione di unPalazzo Ghilini nuova 2 adeguato numero di pubbliche assemblee, alle quali sia assicurata la partecipazione di relatori in grado di rispondere alle domande dell’uditorio” – commenta lo stesso Sirchia, che aggiunge: “si chiede che comunque nessun passo o atto venga preso senza il consenso della cittadinanza (ed in particolare della cittadinanza di Camagna), auspicando altresì che un eventuale risultato contrario alla incorporazione che avesse a manifestarsi nel referendum fra i cittadini del Comune di Camagna sia tenuto in considerazione come vincolante per la rinuncia ad una operazione che, a quel punto, risulterebbe contraria al volere della cittadinanza camagnese.”

L’ordine del giorno richiede altresì che la Provincia di Alessandria, proprio per il ruolo di governo dell’area vasta, sia coinvolta nel processo in corso.