Assessore Lombardi, è mai salito su un autobus ATM? [Le pagelle di GZL]

Lombardi nuovadi Graziella Zaccone Languzzi

 

 
1) Aria pulita in Alessandria? Il brutto voto va alla soluzione per combattere lo smog dell’assessore comunale all’Ambiente di Palazzo Rosso, ing. Lombardi. I provvedimenti che potrebbero essere risolutivi contro lo smog, a detta dell’assessore Lombardi, li trovo pubblicati su La Stampa del 30 gennaio scorso, a pag. 40. Secondo le dichiarazioni rilasciate dall’assessore, oltre alla chiusura della città alle auto, risolutivo sarebbe un utilizzo super massiccio dei bus pubblici. Secondo il preposto comunale alla salute e salubrità ambientale alessandrina, con l’utilizzo dei bus non solo risaneremmo l’aria ma anche le casse di ATM. Sempre secondo Lombardi (di area politica SEL) tali casse sono vuote per colpa della cittadinanza che non li utilizza appieno, quindi rende il servizio scadente. L’estensore dell’articolo (Piero Bottino, firma autorevole) chiude però l’argomento con giusta realtà: “E pensare che invece molti in città sono convinti del contrario: meno gente sui bus perché il servizio non incoraggia a prenderli”. Sta a vedere che adesso le disgrazie della nostra pur utilissima azienda sono solo colpa dei cittadini. Assessore Lombardi, ha mai utilizzato i bus alessandrini? Tra scrolloni di vecchi mezzi acquistati pure di seconda mano, percorrendo strade cittadine piene di rattoppi e tombini extra che emergono dal livello stradale, buche e altro, se va bene ci si becca mini strappi muscolari aggrappati dove e come si può. Per chi non trova posto a sedere, scossoni alla spina dorsale vertebre comprese (e io ne so qualcosa) e se ci fosse una signora incinta potrebbe anche iniziare un travaglio anzitempo, quindi la salute in qualche modo ci va di mezzo. Altro motivo sacrosanto di non utilizzo è la mancanza di copertura del servizio; percorsi e tempistiche non sono adeguati alle pretese di utilizzo che voi amministratori locali pretendereste da noi utenti. Proseguo: in base alla sua passata esperienza ingegneristica di alto livello, saprebbe dirci l’uso massiccio degli attuali bus quanto inquinerebbe? Concludo: mi creda, da utente dei bus giocoforza perché “spatentata”: solo gli sfigati o i disperati oggi ad Alessandria possono avere come aspirazione l’utilizzo degli autobus ATM.
Voto: 2

 

2) Al senatore Fornaro per il coraggio di aver dato la sua disponibilità a unaFornaro_Federico semplificazione della normativa nazionale in merito all’Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP di cui Decreto legislativo del 15/11/1993, n.507 e successive modificazioni). Me la sono letta comprensiva delle modifiche e non commento per non essere censurata. Perché un buon voto al coraggio? Per le difficoltà che incontrerà a Roma. Intanto il sistema fiscale italiano è tra i più esosi e più complessi in Europa, a cui i nostri “comandanti” non rinunciano anche a costo di portarci a recessione. Le leggi astruse e criptate non sono comprensibili, e per spiegarlo meglio riporto una porzione di un intervento a firma di Gian Antonio Stella di alcuni mesi fa, in riferimento alla dichiarazione di Pietro Ichino che si levò in Senato sventolando una legge in votazione: «Signori, questo è un testo letteralmente illeggibile. Non è solo incomprensibile per i milioni e milioni di cittadini chiamati ad applicarlo, ma illeggibile anche per gli addetti ai lavori, per gli esperti di diritto del lavoro e di diritto amministrativo. È illeggibile per noi stessi legislatori che lo stiamo discutendo. Credo che in aula, in questo momento, non ci sia una sola persona in grado di dirci cosa voglia dire. Il burocrate estensore di questa legge è l’unico in grado di interpretarla, perché di quella legge è dunque il padrone. Non va così, in una democrazia sana”. Ecco, è questo che dovrà affrontare il senatore Fornaro in quanto politico: il burocrate! Quindi tanti auguri perché ne avrà bisogno: con la speranza che se al burocrate piacerà modificare una legge così contorta da risultare inapplicabile, possa essere per semplificare e non per rendere ancora più caotico il testo. Quindi consiglio al senatore Fornaro di stargli col fiato sul collo. Auguri!
Voto: 6

 

Armi3) Alla totale perdita di sicurezza. Non è più sufficiente doverci difendere dall’eccesso di furti, rapine, stupri, stalkeraggio degli ospiti in eccesso che provengono dall’est o dall’Africa, ora dobbiamo pure temere attentati da parte di una organizzazione alimentata dai paesi cosiddetti civili. Chi guadagna sulle guerre? E chi guadagna sulle armi e bombe? Il 2015 è trascorso nel modo peggiore per gli accadimenti nei paesi nostri confinanti, e il 2016 non prospetta nulla di buono. E’ arrivata la paura, una situazione di pericolo imprevedibile è alle porte e le vittime saranno sempre gli incolpevoli cittadini. Ma ci sono organizzazioni e industrie legittimate dagli stati occidentali che fomentano le guerre. E’ risaputo che le industrie degli armamenti non soffrono crisi, noi in Italia facciamo la nostra parte di business su tale mercato nonostante la Legge 185 del 1990 vieti espressamente le esportazioni di tutti i materiali militari e loro componenti verso i Paesi in stato di conflitto armato. In effetti dopo gli attentati di Parigi i titoli delle grandi multinazionali delle armi sono schizzati al rialzo, tra loro anche l’italiana Finmeccanica, la FIAR spa (FIAT), la Beretta i cui migliori acquirenti sono i paesi del Golfo. In un’intervista la ministra Pinotti ha ricordato come tra gli Stati del Golfo e l’Isis ci sia uno stretto legame, e all’interno dei paesi arabi ci sono state raccolte di fondi di Fondazioni private atte a fini caritatevoli che in realtà finanziavano i terroristi. Secondo il Washington Institute for Near Policy, l’ISIS ha ricevuto oltre 40 milioni di dollari negli ultimi due anni da benefattori dell’Arabia Saudita, del Qatar e del Kuwait. E questo la dice lunga sui mercanti e mercati di morte occidentali. Infine: dalla nostra Sardegna, esattamente da Domusnovas (nel Sulcis), dalla RWM Italia (azienda del gruppo tedesco Rheinmetall) tramite l’aeroporto civile di Cagliari partono i carichi di morte. Migliaia di bombe di varie dimensioni di uranio impoverito verso l’Arabia Saudita. Nella nostra Costituzione l’ articolo 11 sancisce: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. C’è da andare fieri!
Voto: 2