Un bel 10 a Caterina e Domenico, emblemi di buona sanità! [Le Pagelle di GZL]

Ospedale Alessandria 2di Graziella Zaccone Languzzi

 
1) A chi rappresenta la buona sanità: Caterina Giacobbe e Domenico Grispino. Chi sono? Caterina Giacobbe è l’impiegata allo sportello del reparto di Fisioterapia dell’Ospedale Civile “Santi Antonio e Biagio” di Alessandria, Domenico Grispino è un fisioterapista del reparto.
In un periodo in cui l’opinione pubblica tende a criticare ed evidenziare solo aspetti negativi sulla sanità (me compresa, e sempre convinta che le inefficienze non siano colpa del personale medico ed infermieristico, perché le colpe sono altrove: nella politica e nei burocrati che si occupano di sanità pubblica), è piacevole poter raccontare una pagina di buona sanità. A novembre 2015 pubblicammo una brutta pagella sulle lunghe attese che il paziente deve affrontare per potersi sottoporre ad una visita in Ospedale o all’Asl provinciale: il mio problema personale era una visita fisiatrica percui avrei dovuto attendere sette mesi.

Qualcuno al tempo criticò quella mia pagella dicendo che sarebbeSanità nuova bastato ricorrere ad una visita privata: sì certo, ma qualcuno mi spieghi perché io cittadina contribuente non dovrei avere il diritto di usufruire delle cure necessarie nei tempi dettati dalle Carte dei Servizi interni e UE della nostra ASO/AL! Per la visita fisiatrica mi sono dovuta aggiustare, ma la fisioterapia ci tenevo a farla a due passi da casa mia, evitando di disturbare familiari per accompagnarmi. Dolorante, zoppicante ma agguerrita mi recai nel reparto per prenotare, ma come sempre la burocrazia protocollare regionale mette paletti: ed è lì che ho incontrato l’impiegata allo sportello Caterina Giacobbe, che con pazienza e sensibilità, andando ben oltre il suo dovere professionale e aggiungendo al dovere il cuore, ha trovato la soluzione per venirmi incontro considerandomi persona e non numero, naturalmente nel pieno rispetto di regole e protocolli, ma considerando anche la situazione personale. Nel giro di una ventina di giorni sono stata chiamata per iniziare la terapia. Anche lì sono stata fortunata: il fisioterapista a me assegnato è stato il Sig. Domenico Grispino. In questo tecnico ho riscontrato professionalità in preparazione tecnica e psicologica, premura, sensibilità, serietà. Un insieme qualificante che definirò umanità! Chi arriva in quel reparto è persona fragile perché sofferente: Domenico mi ha insegnato comportamenti corretti utili per tornare a camminare con sicurezza. Domenico e Caterina, due dipendenti ASO/AL, desidero premiarli perché il loro comportamento ricco di umanità dà fiducia al paziente e va a compensare le “aridità” protocollari della Regione Piemonte.

 

 

2) Bella la notizia che il Teatro Comunale di Alessandria a breve sarà diTeatro vuoto 1 nuovo usufruibile. Se l‘ amministrazione in carica si darà da fare (elezioni a maggio 2017) riuscirà ad inaugurare il sito rappresentando la tragedia “Il canto del cigno”, con sindaco e giunta nei panni degli attori. Nonostante manchi ancora più di un anno alla conclusione di questa consiliatura comunale, siamo già in campagna elettorale. Il segnale arriva come da prassi con l’apertura di parecchi cantieri. Per tre anni s’è fatto nulla e la città è stata lasciata andare a ramengo perché eravamo in pieno dissesto e mancavano gli “euri”. Ora, come non si sa, “sòld a palà” pare siano tornati a riempire i forzieri: speriamo che non siano ingenti prestiti dalla famosa Cassa Depositi e Prestiti dell’era Renzi, da dover restituire con pesanti interessi per anni e anni a venire. Mettendo insieme molte situazioni subìte dalla cittadinanza in questi oltre tre anni, e tralasciando il pregresso, cito alcune situazioni odierne come la grana I.C.A./esercenti,  la cui causa è solo una scelta politica: al commercio mancava ancora questa bastonata! Ma attenti anche alle enunciazioni (a mio parere minacce) dell’assessore Lombardi e di SEL per il ritorno ad un “porta a porta semi-spinto” dei rifiuti seppur graduale (il “porta a porta spinto” fu il canto del cigno dell’amministrazione Scagni). A queste aggiungo la mancanza di sicurezza cittadina per l’eccesso di individui in libertà di spadroneggiare in città. Di costoro non si sa l’identità e dove dimorano: ma ci sono parcheggiatori abusivi o parcheggiati ogni dove, e costoro praticano una forma di stalkeraggio ossessivo. Mi fermo qui, ma potrei continuare a lungo. A mio avviso per l’amministrazione di Palazzo Rosso il conto alla rovescia è cominciato. Previsioni esagerate? Forse. E’ innegabile però che la temperatura dello scontento sia alta…molto, molto alta.
Voto: 4

 
Anfossi Romano3) Per ogni “treno” (business) che Alessandria ha perso o non ha cercato, a partire dagli anni ’80 in poi fino al suo “deperimento” odierno: ormai tale da poterla definire un’area depressa. La colpa la addebito solo alla politica, e alla sua incapacità di andare a cercare chi avrebbe potuto investire e non solo in centri commerciali, ma in altre attività produttive e di svago per produrre reddito, quindi posti di lavoro e vantaggi per l’indotto e le casse comunali. Fra i molti treni che abbiamo perso o che non abbiamo cercato voglio ricordare l’idea e la proposta che fece Romano Anfossi per una Disneyland “mandrogna” da lui battezzata Marengoland. Sarebbe stato un progetto importante per la nostra città, al centro del triangolo Torino – Genova – Milano, servita dalle autostrade A21 e A26 con tre ingressi/uscite a nord-sud-est. e in aggiunta comode tangenziali, anche se nonostante ciò la città non risulta appetibile. L’idea di Romano Anfossi risale agli anni ’80/85, lui commerciante aveva visto lungo ma nessuno lo ha ascoltato, nessuno ha avuto il coraggio di osare e provare quella strada non inquinante, che avrebbe potuto portare turisti, reddito quindi lavoro e benessere alla città. Al tempo l’idea mi era piaciuta e l’aver perso quel treno come cittadina non l’ho mai digerito. Ricordo però le critiche di menti ottuse: una di queste era la preoccupazione che tale parco divertimenti avrebbe portato pure criminalità. A quei contrari di allora chiedo: “perché oggi questa città è ben frequentata?” Chi sta pensando già alle prossime amministrative del 2017, dovrebbe inserire nelle priorità una figura capace, che si occupi di andare a vendere le opportunità che potrebbe offrire questa città, e di cercare progetti specifici di sviluppo e di nuovi insediamenti. Chissà: la speranza è sempre ultima a morire.
Voto: 2