L’Amministrazione Palazzetti a Casale Monferrato ha deciso di esperire la gara per la ristrutturazione dell’edificio che ospita la scuola media Trevigi, del valore di 4 milioni di euro, ricorrendo ad una procedura particolare, ovvero una “procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara”.
Sul tema interviene Forza Italia: “Per poter far questo l’amministrazione ha invocato la sussistenza dei criteri relativi ad una presunta “estrema urgenza”, che però secondo noi appaiono del tutto errati e inapplicabili”.
“La scelta di una procedura così particolare, di solito non applicabile per gare di importi così elevati, ci appare inspiegabile, inopportuna e comunque errata” – spiegano gli azzurri casalesi – “peranto chiediamo che l’Amministrazione proceda ad annullare la stessa e istruisca una nuova gara secondo le corrette procedure”.
Essenzialmente 3 le motivazioni illustrate nel documento di Forza Italia, sottoscritto da tutti i consiglieri comunali (De Luca, Bocca, Maggi, Demezzi e Sirchia) e inviato “per opportuna conoscenza” anche alla Prefettura di Alessandria e alla Procura della Repubblica di Vercelli:
1) se vi fossero davvero condizioni di “estrema urgenza” come invocato dal Comune, allora occorrerebbe attivarsi per una evacuazione rapida della struttura che oggi ospita la Scuola Media Trevigi. La cosa, ovviamente, non è neppure ipotizzata, anzi è esclusa non solo dal fatto che le lezioni sono in corso regolarmente, ma anche dal fatto che proprio recentemente la stessa Amministrazione Palazzetti ha erogato un contributo a fondo perduto all’Ente Trevisio, proprietario dell’immobile, proprio giustificandolo con la finalità di “sicurezza pubblica” perseguita dal Comune. Insomma invocare oggi “estrema urgenza” parrebbe una piena contraddizione!
2) i lavori messi in gara costituiscono solo una prima parte dei lavori complessivamente necessari: infatti, perchè la scuola possa trasferirsi nel rispetto della Normativa vigente (e del parere ASL AL relativo), sarà necessario realizzare anche un ulteriore edificio (spesa di ulteriori 2 milioni di €), che però NON è ricomporeso nei lavori di questo lotto. Ora, se la Normativa non può consentire il trasferimento della Scuola Media fino a che anche i restanti lavori non saranno terminati e se è vero (come è vero) che questi restanti lavori NON fanno parte di quanto oggi messo in appalto con questagara, come può l’Amministrazione Palazzetti invocare la “estrema urgenza” e scegliere di esperire la gara attraverso una “procedura negoziata senza pubblicazione di bando”?!? Si tratta di un evidente errore!
3) Infine va rilevato che il progetto complessivo prevede la realizzazione di 11 aule attraverso i lavori oggetto di questa prima gara e di altre 4 aule (oltre alla palestra) con la realizzazione del nuovo edificio NON oggetto della presente gara. Il totale della aule sarà dunque 15 nella nuova scuola (per 6 milioni complessivi di spesa!). Ora, si da il caso però che oggi le classi della Scuola Media Trevigi siano 20 (!) e dunque appare evidente come, anche con l’esecuzione dell’opera aggiuntiva, non sarebbe comunque possibile l’invocato “urgente” trasferimento dell’intera Scuola Media Trevigi.
“Un pasticcio colossale a spese dei casalesi” – commentano amaramente gli azzurri – “che si troveranno a spendere 6 milioni per non veder risolto il problema di una sede idonea per la scuola Media Trevigi! In più dobbiamo assistere a scelte perlomeno discutibili di procedure inusuali (e abbiamo motivato i motivi di discussione, a nostro avviso chiarissimi, nel documento presentato). Tra l’altro, una gara come quella inopinatamente scelta dall’Amministrazione Palazzetti ha nei
fatti limitato l’accesso di potenziali concorrenti ad una gara così importante e significativa (anche dal punto di vista economico), limitando di conseguenza anche la possibilità di ottenere offerte ancor più interessanti per l’Ente Comune sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista qualtativo dell’opera.
La situazione va dunque sanata attraverso l’annullamento della gara per errata procedura e provvedendo ad un bando nuovo di gara secondo i dettami della vigente normativa”.