Udc e omosessualità: egregio Barosini, confrontiamoci in pubblico!

Il mio Giorno della Memoria, giorno nel quale si ricordano le vittime dell’Olocausto tra cui gli omosessuali, è iniziato con la scoperta che il consigliere comunale Giovanni Barosini mi aveva bloccato dal suo account Facebook.

Si tratta della reazione ad una mia risposta ad un suo intervento apparso su “Il Piccolo” del 26 gennaio, in cui strumentalmente e in modo anacronistico utilizzava vecchie posizioni del fu Partito Comunista Italiano come apologia di teorie palesemente omofobe di oggi.

Il PCI non esiste più, ma esiste l’UDC, il partito del Consigliere Barosini, che si oppone in tutti i modi possibili e immaginabili al riconoscimento dei diritti civili delle persone lgbt, a partire dall’ostruzionismo operato contro il ddl Cirinnà quando era in Commissione, sino all’appoggio al FAMILY DAY, a cui hanno aderito pure Forza Nuova e Casa Pound!

Viene spontaneo chiedersi quale sia il pensiero dell’Udc sulle persone omosessuali. Forse quello espresso dallo stesso Barosini sulla sua bacheca Facebook dove ha postato un articolo sulle Sentinelle in Piedi in cui, sovvertendo la realtà, si dice che le 100 piazze per le unioni civili di sabato scorso sono state un enorme bluff?

Sostenere quella tesi significa mancare di rispetto a tutte le persone che, come me, si sono impegnate nell’organizzazione di quelle piazze ma soprattutto significa mancare di rispetto alle tantissime persone, compresi i miei genitori e i miei amici, che sabato scorso sono scese in 100 piazze di Italia, e non solo, per chiedere l’uguaglianza di tutti i cittadini e di tutte le cittadine italiane. Perché se i diritti non sono di tutti allora si chiamano privilegi!

Sulla mia pagina Facebook ho espresso pubblicamente, in modo più ampio e articolato, le motivazioni di questa mia presa di posizione e sono pronto al confronto con chiunque voglia farlo. Sono certo che il Consigliere Barosini, attento e acuto politico, vorrà accettare l’invito che gli rivolgo ad un confronto sereno, ma franco, su queste tematiche, per esporre entrambi i rispettivi punti di vista in un dibattito pubblico cittadino, con un moderatore terzo e imparziale.
Cordiali saluti.

Matteo Bottino – Alessandria