Il consigliere regionale acquese del Movimento 5 Stelle, Paolo Mighetti, torna ad esprimersi sul tema Terme di Acqui, e lo fa senza mezzi termini, anche nei confronti del collega consigliere (Pd) Walter Ottria, anch’egli acquese.
“Ottria è ormai un disco rotto – afferma Mighetti -. Per lui il M5S ed il sottoscritto fanno polemica per ottenere “like sui social”. Di rado contesta le nostre posizioni nel merito limitandosi a bollarle come critiche sterili e farlocche. Quando invece lo fa, da prova di non aver capito (o di non aver voluto capire).
Per quanto riguarda il bando Terme di Acqui l’abbiamo sempre ritenuto carente sotto molteplici profili, prima e dopo la gara. Così quando la procedura si è incagliata, proprio per contestazioni sui contenuti, è stata una sorpresa per tutti ma non per noi. Forse Ottria non ha letto bene le carte, oppure si fida un po’ troppo di chi gli passa informazioni generiche. Infatti che le svalutazioni siano state ben tre non lo sosteniamo noi, ma è agli atti. Così come la richiesta degli svizzeri sulla legittimità del bando e sull’effettivo valore del pacchetto azionario. Non per niente i ritardi nel presentare le fidejussioni sono in parte dovuti ai chiarimenti richiesti da un istituto di credito elvetico circa il reale valore di Terme di Acqui ed il conseguente importo da garantire. E’ l’intera vicenda a fare acqua da tutte le parti, non le nostre legittime osservazioni.
Le nostre dichiarazioni sono molto circostanziate e riguardano eventuali rischi per la Regione Piemonte, non vogliamo far processi in piazza ma approfondire la questione in maniera chiara e trasparente. Per questo ci saremmo aspettati un comune interesse a sgombrare il campo dai dubbi emersi nell’ottica di evitare contenziosi per la Regione ed effetti negativi per le Terme di Acqui ed il territorio.
Infine dobbiamo ricordare che il M5S si schiera sempre dalla parte delle regole, siano esse a vantaggio o svantaggio di chicchessia, senza guardare in faccia a nessuno”.