Ma l’impresa eccezionale, dammi retta è essere normale (Lucio Dalla)
Diogene non vota, non ne ha diritto come cittadino straniero e nemmeno ne ha la voglia. Diogene non parteggia per nessuno, osserva, fa riflessioni più o meno condivisibili e ogni tanto, lo ammetto, intervengo in qualche dibattito sui social.
Cosi è stato la scorsa settimana all’esplodere del caso “Quarto” che coinvolgeva soggetti del Movimento 5 Stelle, in particolare un consigliere comunale già espulso e il Sindaco che non voleva saperne di dimettersi. I reati contestati al consiglieri sono quelli di voto di scambio e tentata estorsione con intorno un forte odore di camorra. Questi in soldoni sono i fatti, quindi vado a leggere le reazioni di attivisti e simpatizzanti e in mezzo ad un coro quasi unanime di pentastellati indignati per la richiesta di dimissioni del Sindaco, mi inserisco in modo garbato ma volutamente provocatorio auspicando che il primo cittadino si dimetta.
Apriti cielo!! Una valanga di insulti ha sommerso il povero Diogene, reo di aver fatto presente che proprio perché i pentastellati sono diversi, al di là della quantità di indagati di altri partiti, loro dovrebbero comunque resettare e andare a nuove elezioni per dimostrare che non ci sono stati brogli, e di conseguenza dare uno smacco ai partiti tradizionali-tradizionalmete incollati alla poltrona qualunque cosa accada. Ciò che scrivo è facilmente riscontrabile andando su una pagina qualunque del movimento e leggendo le considerazioni di una settimana fa.
Dopodichè…..parla il capo e parlano i sottocapi e poi l’ideologo e si decide che il Sindaco si deve dimettere pena l’espulsione.
Risultato:oggi gli stessi che giorni fa chiedevano “resistenza” festeggiavano le decisioni dei vertici.
Direttore, mi aiuti lei a capire, un simile atteggiamento come può essere qualificato? Sottomissione, sudditanza, incapacità o timore di esprimere il proprio pensiero se non addirittura quella “sindrome del gregge” di cui spesso e magari a ragione si accusano gli elettori e i parlamentari Pd?
Francamente (termine d’alemiano azz….) sono spiazzato, ho infatti seguito con grande simpatia questo movimento di opinione, ribellione e anche sostanza, ma l’accorgersi che nei momenti topici l’atteggiamento diventa così simile a quello dei partiti tradizionali insinua qualche dubbio di troppo. Ora probabilmente sarò travolto da una nuova valanga di improperi ma a me poco importa,la vera tristezza sopravviene quando constato l’incapacità o la non volontà di pensare con la propria testa, l’abbandonarsi a decisioni altrui evitando di prendersi responsabilità, nel timore di ricevere critiche e schierarsi contro la maggioranza.
In ogni caso continuerò a seguire il movimento con simpatia e con la speranza che un giorno si possano rendere conto di essere anche loro semplici esseri umani.
Diogene (il cane)