Quello alessandrino è stato un Capodanno “fuorilegge” secondo Emanuele Locci, consigliere comunale di opposizione, che ha presentato due interpellanze per fare chiarezza sulla vicenda dell’esplosione dei botti e su quella della passeggiata nel cantiere del ponte Meier.
“Il Consiglio comunale con la Deliberazione n. 129 del 27/09/2013 ha approvato un Regolamento che all’art. 9, c. 27 espressamente vieta l’accensione e il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici dal 24 dicembre al 6 gennaio e il martedì grasso di carnevale di ogni anno – spiega Locci in merito alla prima interpellanza – ma considerato che mi sono stati segnalati molti episodi di trasgressione di tale divieto addirittura alla presenza di amministratori comunali ed agenti delle forze di polizia locali ho presentato un’interpellanza al fine di sapere quante sanzioni amministrative sono state comminate per la trasgressione del dispositivo regolamentare, a quanto ammontano le pene pecuniarie per ciò notificate e quali attività informative, repressive e di controllo sono state svolte dall’amministrazione comunale in generale e dagli agenti della polizia municipale in particolare al fine di contrastare il fenomeno dei botti di Capodanno”.
Se per la prima interpellanza si tratta di verificare se e come sia stato fatto rispettare il regolamento, per la passeggiata sul Ponte Meier si tratta di capire come si sia potuta autorizzare l’apertura al pubblico di un manufatto tutt’ora in corso d’opera.
“Il cantiere del Ponte Meier è aperto ed il lavoro di realizzazione dello stesso non appare essere ultimato – spiega Locci – ma in data 31 dicembre 2015 il ponte è stato aperto al pubblico per 150 minuti limitatamente alla carreggiata ciclopedonale nonostante non mi risulta che siano state eseguite le opportune azioni di collaudo e di messa in sicurezza della struttura prima di autorizzare la sua apertura al pubblico. Per questo ho presentato un’interpellanza al fine di sapere se la Giunta ritiene regolare l’apertura al pubblico del Ponte Meier senza che l’opera sia stata ultimata e collaudata per l’uso pubblico in sicurezza, quali sono stati gli atti amministrativi che hanno consentito tale apertura e chi gli ha adottati e quali sono stati i costi sostenuti dall’amministrazione per la presunta messa in sicurezza temporanea della struttura al fine di consentirne l’apertura al pubblico”.