Un bel 10 a Rossa, Fabbio e non solo a loro: a Natale trionfa la bontà! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

Moccagatta1) A Rita Rossa e Piercarlo Fabbio. Argomento:  Stadio Moccagatta.  Sono anni ormai che seguo i Grigi di riflesso, me ne sono occupata tra gli anni ’95 e ’98 con molto impegno a titolo di volontariato, collaborando con le Radio Cosmo e Gamma che avevano in esclusiva le radiocronache nazionali sulle partite dell’Alessandria Calcio: ricevevo e trasmettevo i risultati ai colleghi sportivi in regia.
In questi giorni, la nostra squadra offre grande soddisfazione ai cittadini tifosi e una news di un articolo della sindaca Rita Rossa mi ha portato a fare un ragionamento: è opportuno o no occuparsi dello Stadio Moccagatta con tutte le penurie e carenze di Alessandria, molte certamente più importanti? Ma andiamo al nocciolo del bel voto: giorni fa questa notizia: “Rita Rossa difende l’investimento sullo stadio Moccagatta: Necessario per evitare che i Grigi giochino altrove . Un intervento necessario per la sicurezza dello stadio Moccagatta, non certo una mossaRossa Fabbio dovuta ai successi sportivi del momento”. Ovviamente su questa news sono partite le critiche. Le stesse critiche che ricevette Piercarlo Fabbio quando nel luglio 2009 comunicò che avrebbe fatto interventi per la sicurezza sul “glorioso tempio del calcio alessandrino”.
Per fortuna non badò alle critiche e mise lo stadio in sicurezza. Allego un link.
La lettura di questo dato storico darà un’idea di quanto è stato fatto al tempo nonostante le tante opinioni contrarie. Ora: conosciamo bene la nostra situazione, di cui ci lamentiamo ogni ora del giorno, siamo una città ultima ruota del carro e neppure sana, e non ho ancora capito bene quale sia la situazione finanziaria dell’ente comune. Abbiamo perso molto in questi ultimi tre anni compresa la faccia, non ne fanno mezza giusta ma questa volta sono d’accordo con la sindaca: giusto fare qualcosa per la nostra squadra, visto che oggi è una delle rare “sane bandiere” a portare il nome Alessandria sul podio della positività. Trovo giusto dare una “casa” ai Grigi per accogliere con dignità e sicurezza le rivali senza dover elemosinare spazi altrui. Quindi per una volta un bel voto a Rossa che farà, e a Fabbio che a suo tempo ha fatto.
Voto: 10.

 

Radio Voce Spazio2) A RVS, la radio diocesana di Don Ivo Piccinini. Radio Voce Spazio è la mia radio del cuore, senza con questo togliere nulla alle altre eccellenti radio della città. Ho conosciuto RVS la prima volta nell’aprile 2000, quando casualmente in macchina dall’autoradio, sentii citare il mio nome per due articoli a grande titolo usciti quel giorno a firma Marchiaro e Mossano in merito alle imprese alluvionate nel ‘94. Don Ivo e Gianni Sacchi, storico opinionista, si chiedevano chi fossi, e come mai dopo sei anni dall’alluvione mi stessi occupando di quell’argomento. Conobbi Don Ivo e la radio e tutta l’umanità che girava, e gira, nel loro ambiente. Da quel momento ad oggi, nei quindici anni trascorsi ricchi di impegni, vittorie e sconfitte, Don e la radio con coraggio mi sono stati sempre a fianco, di supporto, e il “rischio” maggiore per loro è stato darmi sempre voce nonostante fossi un elemento “scomodo” che andava contro il potere: e grazie anche a loro molti ottimi risultati si sono ottenuti. Radio Voce Spazio al mattino ha una conduzione simpatica, quasi familiare, è come il buon pane casareccio croccante e profumato che veniva sfornato anni fa, contro quello che sfornano ai giorni nostri che mediamente ha lo stesso sapore e odore. Nelle trasmissioni del mattino abitualmente il tema è politico, in regia si alternano a Don Ivo Don Giuseppe Bodrati e altri registri quali Giancarlo Bellone e Giancarlo Canetti, oltre gli opinionisti Gianni Sacchi e Gimmi Barco ad intervistare gli ospiti politici, della cultura, dello sport, dell’informazione. RVS ha un valore aggiunto: la libertà di informazione senza ostacoli perché non accetta di subordinarli a “interessi particolari”.
Un percorso certamente faticoso, con l’apporto fondamentale di tanti volontari grazie ai quali Don Ivo con forza porta avanti da anni questa sua “creatura”, che diffonde anche la parola di Dio.
Voto: 10

 
3) Al personale medico-infermieristico di servizio nei due ospedaliOspedale Alessandria 2 alessandrini. Dal 1980, quando cambiai casa, dal settimo piano mi ritrovo a vista a nord il cimitero, a sud l’Ospedale civile e a sud/est l’Ospedalino pediatrico. Da 35 anni ogni giorno il mio sguardo è necessariamente rivolto in due luoghi che mi portano a pensare ai più che ci hanno lasciato, a chi sta invece soffrendo, a chi si impegna per lenire quelle sofferenze. Come ogni anno nei giorni di feste particolari come Natale, Capodanno, Pasqua, mi soffermo un attimo di fronte all’imponente Ospedale e Ospedalino e il mio pensiero entra in quelle stanze dove adulti e bimbi soffrono: per loro le feste sono tristezza, e speranza per i loro parenti. Il mio pensiero va anche al personale di turno: medici, infermieri, addetti ai vari servizi (è festa anche per loro e le proprie famiglie) che sono lì ad occuparsi degli ammalati. In questo Natale però un altro pensiero va ai politici e burocrati sanitari. A loro “propino” un bel due. Alti costi per le loro “prebende”, e ‘tagli’ nei servizi alla persona a causa di anni di gestione poco oculata. Sarebbe bello, In tempi di vacche magre, poter contare su meno burocrati ma più medici ed infermieri. Meno sprechi. Questo federalismo regionale nella gestione della sanità non funziona, le Regioni hanno perso opportunità e controllo su se stesse ed è tempo che la sanità torni a Roma per riessere gestita dallo Stato, possibilmente con un Ministro alla Sanità che sappia ciò che fa e un nuovo Governo espressione di un Parlamento eletto dal popolo in maniera trasparente, senza leggi elettorali truffa e ‘rimescolamenti’ continui di carte. Chiedo troppo?
Voto: 10