Locci: “Ormai Alessandria è commissariata da Torino: uniamo le forze per liberarci, e costruiamo un progetto che guardi al futuro”

“La maggioranza a PalazLocci nuovazo Rosso non c’è più, è un fatto incontrovertibile. Lo si è constatato in diverse occasioni, con provvedimenti approvati solo grazie ad alcune astensioni, e ‘sfilacciamenti’ all’interno dello stesso Pd. Non so come intendano trascinarsi fino al 2017”. Emanuele Locci è stato senza dubbio, in questo 2015, una delle poche espressioni di opposizione costante, metodica, e a tratti anche ‘provocatrice’ in comune ad Alessandria. Nella sua veste di presidente della commissione Controllo di Gestione, oltretutto, Locci ha a disposizione (o dovrebbe avere: ricordiamo tutti benissimo la polemica riguardo alla documentazione relativa alle spese per il Pisu, ad esempio) una serie di strumenti grazie ai quali chieder conto alla maggioranza del suo operato, e ‘pungolarla’ là dove ritiene che emergano delle carenze, o delle zone ‘opache’. Ad esempio sul fronte della trasparenza e della partecipazione (si veda anche la recente presa di posizione del Movimento 5 Stelle sui mai ripristinati consigli di quartiere), dove Palazzo Rosso in questi tre anni e mezzo di amministrazione Rossa è apparso tutt’altro che impeccabile: tra i proclami del tipo “le pareti di questo palazzo saranno di vetro” e la realtà dei fatti in effetti c’è un solco piuttosto ampio. Con Locci parliamo di questo, ma anche di partecipate, e di una ‘visione’ di città che sembra mancare. E cerchiamo di capire se davvero il 35 enne consigliere di centro destra sta preparando la sua discesa in campo come candidato sindaco, e con quali progetti, alleanze e prospettive.

 

Presidente Locci, dopo mesi di costanti ‘attacchi’ al sindaco e alla giunta, da qualcheComune di Alessandria 3 tempo sembra che lei stia ‘riprendendo fiato’: ritirata strategica, per preparare l’offensiva di primavera?
(sorride, e riflette silenzioso, ndr) Non credo che aspetterò fino a primavera: ci sono diverse questioni che richiederanno approfondimenti già a partire da gennaio. Mi sembra che questa maggioranza sia davvero al capolinea, e senza un progetto per la città. E comunque mai stato fermo: come testimonia credo anche il successo della serata con Magdi Cristiano Allam organizzata lunedì scorso.

 

Atm autobusAffrontiamo alcune questioni concrete consigliere, e locali: in ATM che succederà? Lei ha chiesto chiarimenti sulla nomina dei vertici, le hanno risposto?
Mi è stato risposto ufficialmente dal sindaco Rossa che Giancarlo Quagliotti, nuovo presidente di Atm, è persona di esperienza, e questo è innegabile. Ma è innegabile anche che si tratti di persona condannata per finanziamento illecito ai partiti, per cui quanto ad etica direi che la nostra amministrazione lascia parecchio a desiderare. Non solo, anche l’altra figura in arrivo da Torino, Gabriele Bonfanti, nuovo amministratore delegato di Atm, è un dirigente apicale di GTT; ossia di una delle aziende che hanno manifestato interesse per l’azienda alessandrina. A me pare che sarebbe opportuno, per il futuro di ATM, valutare l’ingresso di un partner in regime di mercato, guardando in tutte le direzioni: la nomina del cda dimostra il contrario, ossia che sono state già prese decisioni politiche chiare….

Ossia Alessandria commissariata da Torino?Fassino Piero
Diciamo meglio: da Fassino. Quagliotti in ATM e De Capitani in Amag, entrambi presidenti, ed entrambi ‘fedelissimi’ dell’attuale sindaco di Torino, sono un segno di enorme debolezza del centro sinistra di casa nostra, se non di resa. Evidentemente costoro ritengono che Alessandria non sia in grado di esprimere figure manageriali adeguate, e soprattutto hanno già deciso che il futuro di Amag, come di Atm, non sarà alessandrino. E, se per Atm la necessità di un partner è evidente, sul Gruppo Amag (che significa oggi gas, acqua, ma anche rifiuti, ‘boccone’ assai ghiotto, ndr) occorre vigilare con estrema attenzione, ed esigere chiarezza.

Teleriscaldamento lavori quartiere CristoA proposito di chiarezza, su teleriscaldamento e gestione integrata degli immobili comunali a che punto siamo?
Sul fronte teleriscaldamento attendiamo gli esiti del bando di gara, ma anche questa è questione molto delicata: è indubbio che, chiunque vinca, la realizzazione di un simile progetto sarà per Amag un danno enorme sul fronte del mercato del gas: in cui peraltro, in questi ultimi tre anni, sono già stati persi migliaia di contratti, tra cui anche clienti di ‘peso’ come l’ospedale di Alessandria. Per quanto riguarda la gestione degli immobili comunali, abbiamo chiesto che si tenga una commissione pubblica sul tema, in cui speriamo sia fatta chiarezza: certamente dopo la segnalazione fatta nei mesi scorsi (dall’on. Felice Borgoglio, ndr) all’Autorità Nazionale Anticorruzione nulla ancora pare sia stato definito. Ma ci sono anche altre questioni su cui vorrei vederci più chiaro, come la scelta di dismettere partecipazioni di minoranza in alcune società, da Rivalta Terminal Europa ad Argental: uscire si può anche, ma c’è modo e modo. Nelle prossime settimane procederò con una serie di approfondimenti.

Altro tema caldo, su cui lei non mi pare si sia pronunciato: le multe aiSaldi commercianti da parte di Ica, e più in generale la situazione del commercio in città…
E’ una questione delicata, che non si può liquidare in una battuta: credo che il commercio cittadino sia un tassello, fondamentale, di un progetto più ampio che riguarda la visione strategica che si ha di Alessandria, in termini di piano regolatore, viabilità, rivitalizzazione del centro storico. Solo sedendosi attorno ad un tavolo con i portatori di interesse, e partendo dalle loro esigenze e dalle loro proposte, si può riuscire a mettere in piedi un progetto organico, di prospettiva. L’esatto contrario di quel che è successo in questi tre anni e mezzo.

Locci, lei parla già da candidato sindaco. Possiamo considerarla il primo candidato ufficiale del 2017?
(sorride, ndr) Non ho mai fatto mistero di essere a disposizione di Alessandria, e mi pare che nessuno possa mettere in dubbio che da anni lavoro seriamente su tutte le questioni amministrative locali, perché non credo nell’improvvisazione, ma nella competenza. Non approvo neppure i tatticismi di chi dice “vediamo cosa succederà alle elezioni delle grandi città”, perché qualsiasi cosa succeda altrove, Alessandria nel 2017 ha davvero bisogno di un cambiamento forte, e di un progetto. Detto questo, io sono un uomo di centro destra, e credo che si debba puntare su una soluzione forte, unitaria, capace però di guardare oltre i confini e gli steccati tradizionali. Ci sono ad Alessandria forze civiche, persone, gruppi che sono una risorsa fondamentale per questa città. Se dovessi essere candidato sindaco dialogherei con tutti coloro che non si identificano nell’attuale sistema di potere, che ha nel Pd, o meglio in alcuni gruppi interni al Pd, il suo architrave.

Ivaldi Gianni 5Insomma, sta dicendo che, dall’associazione Led di Gianni Ivaldi ai 5 Stelle, lei sarebbe il sindaco di tanti, e non solo del centro destra?
Il centro destra è casa mia, e da lì naturalmente si parte. Gianni Ivaldi è un amico, lo stimo e apprezzo la sua determinazione, e la trasparenza del suo percorso. Partecipo anche, ogni volta che posso, agli incontri pubblici organizzati da Led, e quando parlo di unire tutte le forze sane e competenti penso proprio a realtà come la loro. Naturalmente però quali siano le intenzioni di Ivaldi lo deve chiedere a lui. Per quanto riguarda i 5 Stelle, certamente loro andranno per la loro strada, che non è la mia. Però è vero che su tanti temi, a partire dalla partecipazione ma non solo lì, elementi di convergenza ce ne sono. Diciamo che, se fossi sindaco, non rinuncerei mai al dialogo e al confronto con cui è portatore di proposte chiare e trasparenti, e di valori che mettono al centro la volontà dei cittadini, e non gli interessi di piccoli gruppi o singole persone.

Ettore Grassano