L’Eternit è un materiale economico, versatile e indistruttibile, e proprio per queste sue caratteristiche era molto usato in edilizia sino agli anni 80 salvo poi scopre. con gravi conseguenze per la salute dei cittadini, che era anche estremamente pericoloso.
I manufatti in Eternit sono un impasto composto dal’80% di cemento e dal 20% di Amianto, nel tempo soprattutto in quelli usati per l’esterno e quindi sottoposti alle intemperie, il cemento si sgretola e libera le micidiali particelle di amianto.
Le stesse se respirate dopo decenni causano il mesotelioma pleurico, un tumore alla pleura che quando è diagnosticato non lascia scampo, o nella migliore delle ipotesi l’asbestosi che comunque rappresenta una condanna a morte lenta e dolorosa.
Ci sono città come Casale Monferrato (ma non solo) dove esisteva uno dei tanti stabilimenti di produzione dell’Eternit in Italia, che ha pagato un duro prezzo con migliaia di morti, c’è stato anche un processo che purtroppo per un vizio di forma ha lasciato praticamente impuniti i responsabili.
Nel villaggio Borsalino costruito a cavallo degli anni 70 e 80 le coperture dei palazzi, proprio per i motivi più sopra citati, erano state tutte inizialmente realizzate in Eternit.
Negli anni successivi anche a seguito delle notizie sulla pericolosità del materiale in questione, le stesse sono state quasi tutte rimosse, sino a pochi giorni fa c’erano ancora due costruzioni con i tetti in Eternit, una ancora resiste (c’è da domandarsi se chi ci abita è cosciente dei rischi che corre).
L’altra, relativa al capannone di un attività commerciale molto nota poichè vende regali per i bambini, ha deciso a sua volta di fare un bel regalo di Natale a clienti e residenti del villaggio, un pericolo in meno.
Si tratta di Toys, dove proprio in questi giorni una squadra di operai con tuta e maschere come prescrive la legge, dopo avere spruzzato un prodotto apposito per evitare che durante i lavori si sollevi il temibile polverino di Amianto, sta completando il lavoro di sgombero. Il villaggio e i cittadini ringraziano.
Pier Carlo Lava – Alessandria