La commissione paesaggistica regionale ha bocciato la proposta del Comune di Sezzadio (AL) di vincolare l’area in cui ricade Cascina Borio. Il motivo riguarda proprio la presenza di cave ed ex cave, che rappresentano una situazione di degrado paesaggistico. Si avvia così in un vicolo cieco la possibilità di evitare la realizzazione della nuova discarica.
Fin da subito abbiamo detto che il processo di salvaguardia dell’area doveva percorrere tutte le strade possibili, tra queste in particolare l’attuazione del Piano di tutela delle acque (PTA). Questo strumento, a nostro giudizio, sarebbe il più adatto a tutelare le falde acquifere che alimentano gli acquedotti della Val Bormida. Anche la strada del vincolo paesaggistico era meritevole di essere percorsa. Ora occorre accelerare e stimolare la Regione affinché realizzi gli studi per rendere attuativo il PTA. Sarà questo il nostro impegno in Consiglio regionale nei prossimi mesi. Il PTA non può restare solo un libro dei sogni, ma uno strumento efficace per difendere l’ambiente e la salute pubblica.
C’è molto rammarico per i tempi lunghissimi della burocrazia anche in relazione alla tutela di beni primari come l’acqua. E’ inaccettabile come un iter avviato nel lontano 2013 trovi solo ora la sua conclusione. Nel frattempo si sono persi un paio di anni discutendo su quali strumenti di tutela fossero necessari per difendere un bene fondamentale come la falda acquifera di Sezzadio – Predosa senza giungere ad una soluzione definitiva.
Paolo Mighetti
Consigliere regionale M5S Piemonte
