«Il consiglio di amministrazione di FinPiemonte Partecipazioni si riunirà il 21 dicembre prossimo per decidere se accettare la proposta della Holding South Marine Real Estate Sail di un ulteriore slittamento dei termini per la vendita; da quella decisione dipenderà la storia della trattativa di vendita della Terme di Acqui spa», è questo il primo commento del consigliere Walter Ottria PD in merito alla vicenda.
C’è molta confusione intorno a questa trattativa che già di per sé è di difficile lettura: «ad oggi il punto principale da chiarire è che la South Marine Real Estate Sail ha certamente presentato un’ottima offerta ma a questa non è seguito nessun impegno di pagamento; ci troviamo perciò di fronte ad un problema di credibilità della holding svizzera: senza un impegno concreto, ipotizzare una vendita diventa decisamente complicato, mi pare evidente».
«La Regione Piemonte – prosegue Ottria – che alcuni continuano ad incolpare per gli ultimi sviluppi, è la prima ad essere fortemente penalizzata dalla vicenda; ricordo che a luglio 2014, non appena vinte le elezioni, la Regione ha garantito le risorse che servivano a mantenere in piedi le Terme e i suoi posti di lavoro, nonostante il forte deficit ereditato e la totale mancanza totale di fondi in cassa, evitando così una sicura chiusura delle Terme già in quell’estate».
Cosa fare, dunque? «È necessario ragionare con soggetti credibili, mi riferisco sia agli Svizzeri, sia, eventualmente ad altri; ma oggi la priorità è senz’altro quella di garantire ulteriormente la continuità aziendale alle Terme nei prossimi mesi, e su questo l’Assessore De Santis ha dato ampie rassicurazioni. Io in questo senso – conclude Ottria – sto cercando di interloquire con tutti i soggetti coinvolti, siano essi pubblici o privati, nell’intento di favorire la migliore conclusione possibile di questa vicenda».