Ma la TASI a Valenza si paga oppure no?

Avevo preparato tutto, letto leggi, regolamenti e istruzioni per la compilazione e il pagamento della “beata” addizionale TASI del comune di Valenza.
L’unica cosa che proprio non mi aspettavo è di leggere, sabato scorso, che un emendamento della legge di stabilità approvato in commissione Bilancio alla Camera stabilisce che viene “abrogata la sanatoria delle deliberazioni 2015 relative a regolamenti, aliquote e tariffe di tributi adottate dai Comuni fuori tempo massimo”.

Si rifanno i conti e si realizza di risparmiare qualcosa visto che il comune di Valenza non ha deliberato entro il 30 luglio ma più di 20 giorni dopo. Sorgono però discussioni su cosa sia giusto fare e cosa invece temerario, telefonate tra amici che a loro volta iniziano a martellare i loro commercialisti…. Dopo alcune ore emerge da uno di questi professionisti uno striminzito foglietto che l’Ufficio Tributi del Comune di Valenza (senza nè data nè firma) avrebbe fatto pervenire all’Ordine dei Commercialisti. Qui candidamente non si fa nessun riferimento del problema limitandosi a …. generiche e cortesi preghiere di diffondere.

Nella apoteosi del non detto e nel trionfo dell’equivoco Ponzio Pilato, a confronto, era uno che si prendeva tutte le sue responsabilità.

Qualcuno telefona anche all’ufficio tributi di Valenza e gli viene detto che loro hanno sì deliberato nell agosto del 2015 ma poi sono passati i 60 giorni di tempo per il ricorso al TAR e nessuno ha fatto opposizione e quindi le tariffe sono valide (anche se in ritardo); ma allora perchè i giornali alcuni mesi fa avevano dato notizia ed enfasi degli sforzi in senato del senatore Borioli ? Forse cercava di prevenire qualche zelante cittadino che cercava di rivolgersi legittimamente alla Giustizia Amministrativa ?

Improvvisamente però rimbalza come un faro nella nebbia più fitta un articolo dello Spiffero che trasferisce la vicenda dalle fumose generalizzazioni nazionali alle nostre ruspanti corti. E lo fa dando addirittura voce al primo cittadino di Valenza.

Dalle parole di Barbero si capisce che il ritorno alle vecchie aliquote farebbe mancare alle casse comunali 700 mila euro e che lui e la sua giunta si sono messi al lavoro sulla nuova TASI sforando però il termine.

Le parole del Sindaco sono ancora più inequivocabili quando dice che “… un giorno leggiamo che il governo vara la sanatoria e il giorno dopo la annulla…. nella piattaforma del ministero a disposizione di CAF e Professionisti ci sono aliquote approvate dal comune che il governo dice non siano valide …”

Allora nuova telefonata all’Ufficio Tributi del comune di Valenza che ricomincia a raccontare del fatto che nessuno ha fatto opposizione al TAR e che tutte quelle notizie riguardano ovviamente altre situazioni e non Valenza. Una cosa però non la spiega e cioè perchè gli uffici dicono una cosa e il Sindaco un’ altra? Chi racconta frottole i dirigenti del Comune o il Capo dell’Amministrazione Comunale?

Ad avere servizi da terzo mondo e tariffe da nord Europa ci siamo abituati da tempo ma pretendere la stessa versione ed interpretazione dei fatti all’interno dello stesso ente a 48 ore dalla scadenza mi sembra una richiesta che potrebbe tranquillamente essere annoverata tra i diritti fondamentali del contribuente se non dell’Uomo, anche se semplice suddito.
Se poi questa manfrina del farci pagare comunque, a prescindere da come sono realmente le cose e da quanto l’Anci riuscirà a farsi sentire a palazzo Chigi, serve a mandare avanti il Comune, allora sarebbe più democratico e partecipativo se il signor Barbero lo dicesse chiaramente; dei sacrifici per pagare tasse sempre più inique e voraci li facciamo già, dimostri che anche l’amministrazione è disponibile a fare sacrifici liberandosi di certi inutili e costosi funzionari e a inaugurare una stagione con meno sprechi, meno incapaci e più risultati.

Un valenzano sconfortato