Alessandria Horror Christmas: alberi, multe e street food

Poteva andare peggioImprovvisare è meraviglioso. Ma il fatto è che non si può improvvisare se non sai esattamente cosa stai facendo. (Christopher Walken)

Pare non avere fine la telenovela del Natale Alessandrino. Prima la città conquista le pagine dei più importanti quotidiani Nazionali per l’albero di Natale più brutto d’Italia (è comunque un primato) con un Sindaco che prima dice “stiamo provando le luci”, e il giorno dopo si scusa.

Intanto sui giornali si annunciava l’annullamento dello street food in Cittadella perchè non era street food o forse sì, ma l’assessore non sapeva, il dirigente dov’era, i cibi erano tradizionali locali come paella e fritto misto di pesce e arancini (??), e poi tanto era la mostra per la casa e poi di street food quest’anno ne avremo fatte solo 4-5-6 mila edizioni e che i ristoratori crepino etc…

Tanta confusione, troppa in un solo venerdì. Ma come se non bastasse arrivano le multe ai commercianti per avere esposto un biglietto di sconti, una vetrofania, un marchio, un fagiano, un fagiolo o la foto dello zio morto in guerra. Il palazzo muto e per fortuna, forse si sono resi conto che prima di parlare devono accordarsi perché le brutte figure piovono su Alessandria come in India durante la stagione dei monsoni.

E mentre si prova a sorridere di certe sventure c’è qualcuno già preoccupato di pagare per il tradizionale alberello fuori dalla porta della propria attività, che è sì una tradizione, ma anche un modo per ravvivare la città.

Conosco poco le vicende, le ho lette sui giornali come voi, ma pare che il limite sia stato oltrepassato, l’improvvisazione regna sovrana e a farne le spese sempre voi cittadini.

L’albero di Natale passi, han già recuperato quello dell’anno passato e anche se resta lo sputtanamento nessun danno.

Lo street food si rifarà a brevissimo e l’anno prossimo probabilmente si chiamerà permanent street food, ma le multe quelle restano e per alcuni peseranno come macigni: leggo di 700, 2.500 e pare anche 5.000 euro di sanzioni più o meno motivate. Ma l’anno scorso come funzionava? E due, tre, dieci, quindici anni fa?

Il regolamento comunale risale agli anni ’90 e quindi chi avrebbe dovuto controllare, verificare e sanzionare cosa faceva? Se ICA avesse ragione allora significa che ASPAL non faceva il proprio lavoro e quindi andrebbe perseguita. O no?

La ragione starà sempre nel mezzo e nel dubbio voi pagherete e sarete gli unici a farlo, proviamo a scommettere?

Poi si voterà e qualcuno vincerà e qualcuno perderà e poi ancora e ancora e ancora ma voi vedrete sempre le solite facce, gli stessi gesti, gli stessi problemi e vi diranno che la colpa è di quello prima che aveva ereditato da quello prima che ancora prima di lui……BASTA!!

 

Diogene (il cane)