In una città sprofondata nella nebbia e nel gelo, come non capitava da tempo, ci pensa Palazzo Rosso a ravvivare l’atmosfera, e a ‘surriscaldare’ gli animi dei cittadini.
Ieri, nel giro di poche ore, è successo di tutto. In sintesi:
– I commercianti alessandrini sono (di nuovo? ancora?) sul piede di guerra. Tanti di loro si sono visti recapitare, via raccomandata, le sanzioni per le imposte di pubblicità relative alle scritte saldi, e simili, dei mesi scorsi. C’è chi, su facebook, segnala: “su 9 euro di imposta presunta, mi chiedono 70 euro, sommando sanzioni varie”. 8 volte l’importo contestato insomma: ma quel che più irrita gli esercenti è il modus operandi (“si parla di foto scattate alle vetrine, ma neppure vengono allegate”), e una sorta di mancanza di trasparenza e comunicazione. La categoria, insomma, è in subbuglio, e preannuncia mobilitazioni, anche attraverso le associazioni di categoria, Ascom e Confesercenti, che hanno già chiesto chiarimenti all’amministrazione, e un incontro sulla vicenda subito dopo il lungo ‘ponte’ alle porte.
– Sempre sul fronte commercio, il programmato, e poi annullato, street food in Cittadella sta generando un mare di polemiche. Nel weekend del 12 e 13 dicembre all’interno della Fortezza avrebbe dovuto svolgersi l’iniziativa ‘Il meglio dello street food della provincia di Alessandria’, insieme alla rassegna ‘Casa dolce casa’.
La seconda manifestazione è confermata, la prima annullata per decisione della giunta. “Non ne sapevamo nulla”, dichiara l’assessore al Commercio Marica Barrera (il cui rapporto con la categoria degli esercenti, inutile girarci attorno, appare ormai compromesso in maniera irrimediabile): eppure il patrocinio del comune di Alessandria sulle locandine c’era, ed esiste un documento protocollato dall’Ente in data 20 ottobre, che pare mostrare come in effetti ci fosse pure la richiesta per lo Street Food. Insomma, un’altra vicenda gestita forse con un po’ troppa superficialità?
– Ieri ‘impazzava’ sui social lo sberleffo collettivo, quando non l’indignazione (un po’ esagerata forse, certo: ma è anche questo un segnale del ‘clima’ in città) per l’albero di Natale allestito sotto Palazzo Rosso, a detta di molti brutto ‘in maniera imbarazzante‘. Giudicate voi.
Il sindaco Rossa su facebook si è affrettata a precisare “Ho letto i commenti relativi agli addobbi degli alberi di Natale in città. Volevo precisare che gli allestimenti sono prove di fornitura energia elettrica e che nei prossimi due giorni provvederemo alla sistemazione definitiva”. Qualcuno del suo entourage ha anche provato ad abbozzare qualche (poco convinto in verità) tentativo di difesa, o di minimizzazione. Del tipo ‘state sereni dai, non avere di meglio da fare?”.
Excusatio non petita, accusatio manifesta, come recita il famoso detto. E, più terra terra, diciamo pure che, se tre indizi non fanno necessariamente una prova, certamente tre casi di malcontento collettivo in un solo giorno qualcosa significano.
Buon ‘ponte’ a tutti: ad Alessandria si rischia un Natale ‘incandescente’?