Prima reazione del mondo politico sull’affaire Sandalo, dopo una settimana di ‘assordante silenzio’.
A muoversi è il Movimento 5 Stelle, con la nota che segue, e che pubblichiamo integralmente.
“Non siamo disposti a tollerare tentennamenti o distinguo di sorta, quando prenderà il via il processo su questa vicenda: pretendiamo la costituzione di parte civile del Comune di Casale Monferrato. Un segnale politico doveroso e necessario per fare piena chiarezza.
Le accuse nei confronti dell’ex presidente del Consiglio comunale Sandalo rendono necessarie adeguate spiegazioni da parte del sindaco e dell’assessore competente in materia di servizi scolastici. Per quale motivo una carica istituzionale, come il presidente del Consiglio, che dovrebbe quindi occuparsi dei lavori dell’assemblea casalese, si trova immischiato in una torbida storia sulla quale non aveva alcun tipo di competenza?
Arrivati a questo punto, alla luce delle gravissime accuse, si rende necessaria una dettagliata comunicazione del sindaco e dell’assessore competente in occasione del prossimo Consiglio comunale”.
Giuseppe Ferrigno
Consigliere comunale M5S Casale Monferrato
Paolo Mighetti
Consigliere regionale M5S Piemonte
“Nulla di nuovo all’interno di un sistema malato ” è il commento del deputato vercellese del M5S Mirko Busto. Busto prosegue: “Purtroppo non ci stupisce questo modo di fare “deviato”, che coinvolge amministratori e cooperative non più al servizio dei cittadini ma dei propri interessi e avidità. Si tratta di modus operandi in declino che la presenza del MoVimento dentro e fuori le istituzioni contribuirà a cambiare”.
Il deputato ricorda anche una vicenda locale che ha personalmente seguito e segnalato: “Da attivisti e cittadini avevamo già ricevuto indicazioni che qualcosa, anche in altri settori nel sistema della pubblica amministrazione PD a Casale, non stava funzionando al meglio. In un caso riguardante l’accoglienza dei profughi sul territorio comunale, mi sono personalmente attivato affinché gli ispettori che fanno capo al ministro Alfano intervenissero con le opportune verifiche del caso”.