Sabato 28 novembre alle ore 21.00 l’ultima e, secondo un parere largamente concorde della critica, la più lirica delle opere teatrali di Cechov, Il giardino dei ciliegi, rivivrà sul palco di Valenza nella messinscena di Teatro MA/LUDWIG per la regia di Benedetto Sicca, che dirige Riccardo Buffonini, Sonia Maria Teresa Burgarello, Sara Drago, Giancarlo Latina, Michele Mariniello, Luigi Maria Rausa, Beppe Salmetti, Carla Stara, violoncello Bruna di Virgilio.
La produzione Teatro MA/LUDWIG vede anche il sostegno di Teatro Filodrammatici.
L’opera narra le vicende di una famiglia russa, la quale, in avverse condizioni economiche, si trova costretta a mettere all’asta la sua tenuta per far fronte a un’ipoteca. Nonostante svariati tentativi per mantenere la proprietà, la famiglia è, alla fine, costretta ad abbandonare la propria casa, mentre il rumore degli alberi abbattuti fa da sottofondo. Un’opera che già all’indomani della sua nascita rivelava una duplice natura, ora commedia ora tragedia: una critica impietosa a chi è incapace di adattarsi ai cambiamenti.
La vicenda di Ljubov’ Andreevna Ranevskaja e della sua famiglia rispecchia la crisi di una società, la decadenza di una classe, l’affermazione di un’altra, quindi una trasformazione di mentalità e il delinearsi di un nuovo sistema di valori, mentre ripropone i temi, cari al drammaturgo russo, dell’idealismo, della frustrazione, del sacrificio in funzione di un benessere avvenire, e ancora “la sofferenza del mutamento”, qualcosa che fatalmente accomuna tutti, giacché al fondo di ogni trasformazione si affaccia per ognuno di noi, inevitabile, l’interrogativo sul senso ultimo delle cose.
Con la moderna messinscena di Teatro MA/LUDWIG si racconta la condizione delle famiglie di oggi distrutte dalla crisi. Della paura di reagire alle difficoltà per poi trovarsi sul lastrico e strangolati dai debiti. Si descrive la condizione di migliaia di persone, di nuovi e vecchi poveri, che per vergogna, per indole o per ignoranza, si affidano a chi, senza scrupoli, approfitta del disagio economico prodotto dalla crisi.
Nella trasfigurazione della vicenda della famiglia aristocratica russa, che si vede sfilare di mano quel giardino dei ciliegi acquistato dal figlio di un servo, leggiamo la metafora di ciò cui abbiamo dovuto rinunciare nostro malgrado. La nostalgia e l’amarezza dei protagonisti travalicano i confini della commedia per conquistare una dimensione universale, capace di penetrare ancor oggi l’animo degli spettatori.
I personaggi del giardino sembrano sordi che cercano di dialogare tra loro. Cechov sembra gridare, poeticamente, ai personaggi di fare qualcosa per salvarsi ma non c’è speranza, se non per chi ascolta il proprio istinto. Lo “stare” cechoviano è lo “stare” di un’intera società, che, depressa e ansiosa, non può permettersi il pane, ma gioca alla lotteria.
“Il giardino dei ciliegi”, scelto dal direttore artistico Roberto Tarasco per la stagione APRE, si inserisce nell’ambito di Concentrica/rassegna di teatro Fuorimercato, “cantiere creativo” diretto dal Teatro della Caduta di Torino, con la collaborazione del circuito Live Fondazione Piemonte dal Vivo, e giunto alla terza edizione. Il progetto nasce nel 2013 da un’idea di Massimo Betti Merlin del Teatro della Caduta. Vi transita molto del panorama più fresco e indipendente della scena performativa italiana e internazionale, con gli obiettivi di portare il teatro indipendente fuori dal contesto strettamente cittadino e di strutturare un nuovo modo di fare distribuzione, che permetta alle compagnie di avere più date consecutive; una sorta di piccola tournèe regionale, parziale, mai sufficiente, ma utile per offrire una visibilità ad autori e artisti il cui lavoro è poco conosciuto in Piemonte. Le compagnie scelte per questa terza edizione di Concentrica, infatti, nella maggioranza dei casi non hanno avuto una presentazione ufficiale sul territorio piemontese in festival o rassegne maggiori, ma propongono nuove drammaturgie, contaminazioni e linguaggi teatrali innovativi. Cinque gli spettacoli selezionati, incluso “Il giardino dei ciliegi” in programma a Valenza, e spaziano dal teatro alla danza e arrivano per la prima volta al circo contemporaneo.
Costi dei biglietti per lo spettacolo di sabato 28 novembre: intero 12€; ridotto 8€.
Ricordiamo che per gli studenti delle scuole secondarie di Valenza e dintorni il biglietto è al costo promozionale di 5 euro.