Si è svolto nel tardo pomeriggio di martedì presso l’Aula Magna dell’Istituto
Tecnico commerciale ‘Leonardo da Vinci’ di Alessandria l’incontro promosso dalla Regione Piemonte, rappresentata dal Vice Presidente Aldo Reschigna con la Prefettura, la Provincia, i Consiglieri regionali, i Sindaci del territorio, le organizzazioni sindacali, e le Associazioni economiche, riguardante il riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014 n. 56.
Durante l’intervento del Vice Presidente Reschigna è stato sottolineato l’importante ruolo svolto dalla Regione Piemonte per far sì che nessun dipendente provinciale delle Province piemontesi risultasse in soprannumero, rischiando di conseguenza di essere considerato in esubero.
Le Province italiane cesseranno di esistere nel titolo V della Costituzione Italiana in seguito alla Riforma ma continueranno ad operare come Enti di area vasta, con alcune funzioni specifiche, mentre altre, come la Formazione professionale e l’Agricoltura torneranno a far capo interamente alla Regione.
Il lavoro svolto dall’Osservatorio Regionale in un anno e mezzo dall’approvazione della Legge Delrio ha permesso di arrivare ad un risparmio di spese di personale di circa 20 milioni di euro rispetto al previsto. Per l’attribuzione delle funzioni al Personale si stanno definendo le procedure.
‘Tutti insieme abbiamo svolto un lavoro di cesellamento di ogni passaggio di questa complessa e delicata operazione di trasformazione della Provincia in Ente di area vasta’ sottolinea la Presidente Maria Rita Rossa. ‘L’impegno della Regione Piemonte è stato davvero grande ed ammirevole; i suoi rappresentanti si sono recati molte volte sul territorio per capirne le esigenze e fare il possibile per adeguarsi alle aspettative. Il quadro normativo messo a punto mira ad avviare un processo di miglioramento dell’efficienza e alla semplificazione della pubblica amministrazione.
L’obiettivo raggiunto è ovviamente solo una prima tappa di un percorso complesso, che guarda ad una maggior coesione delle realtà territoriali esistenti, nel rispetto dei diritti di pari opportunità dei cittadini, nella garanzia del soddisfacimento dei servizi essenziali per la viabilità, per l’edilizia scolastica, per l’assistenza tecnica e l’accompagnamento delle funzioni fondamentali dei Comuni.’