A seguito delle nomine dei torinesi Giancarlo Quagliotti (dirigente regionale PD) e Gabriele Bonfanti (dirigente di GTT) nel consiglio di amministrazione di ATM, il consigliere comunale alessandrino Emanuele Locci ha presentato un’interpellanza al fine di sapere:
“se l’amministrazione comunale ritiene eticamente corretta la nomina del condannato per tangenti Quagliotti al vertice dell’ATM;
se l’amministrazione comunale ritiene che Quagliotti sia la persona giusta ad amministrare l’azienda di trasporti e per quali motivi, al di là del fatto di essere insieme al Sindaco Rita Rossa esponente di punta della corrente PD guidata dal Sindaco di Torino Piero Fassino;
perchè l’amministrazione ha scelto di delegare a Torino – nominando in AMAG De Capitani, accettando la nomina di Quagliotti in ATM e nominando direttamente in ATM Bonfanti – la guida delle aziende partecipate alessandrine; se l’amministrazione – vista anche la precedente nomina del torinese De Capitani alla guida AMAG – ritiene che la città di Alessandria non abbia professionalità idonee a dirigere le aziende pubbliche alessandrine;
se l’amministrazione comunale ritiene che affidarsi a manager torinesi e fassiniani vada nel prevalente interesse degli alessandrini, dei torinesi o del Partito Democratico; se l’amministrazione comunale ritiene che favorire manager torinesi di area fassiniana alla guida delle aziende pubbliche alessandrine potrebbe in qualche modo facilitare il percorso politico personale del Sindaco.”
“Con il CSI al posto di Aspal alla guida del sistema informativo del Comune, De Capitani alla guida di AMAG e Quagliotti alla guida di ATM – spiega Locci – si sta realizzando il completo e volontario commissariamento delle aziende pubbliche alessandrine, con una chiara abdicazione del Sindaco Rita Rossa a favore del Sindaco di Torino Piero Fassino. Mi chiedo se questo avvenga per inadeguatezza, assenza di persone capaci nell’entourage di fiducia del Sindaco di Alessandria o se c’è una deliberata volontà di compiacere il Sindaco di Torino, capo corrente del nostro sindaco nel PD. In ogni caso mi pare evidente che le scelte non sono state fatte nell’interesse degli alessandrini e che la qualità dei servizi offerti dalle aziende pubbliche quanto i posti di lavoro garantiti dalle stesse sono messi a serio rischio”.