Dopo un cappello introduttivo sulla materia della Disciplina del consumo del suolo e tutela dei Comuni piemontesi, martedì alcuni Consiglieri della Regione Piemonte sono intervenuti al riguardo.
“Per la prima volta – dichiara Ottria, PD – in Consiglio si è affrontata, alla presenza di molti amministratori preoccupati, una tematica da sempre molto complessa e di difficile gestione sul territorio. Bisogna partire da un presupposto fondamentale, il principio secondo cui sia necessario limitare il più possibile il consumo del suolo.”
“Fondamentali in questo senso saranno la coerenza e la consequenzialità con cui andremo ad agire, – prosegue – tenendo sempre bene presente come il suolo non sia una risorsa rinnovabile all’infinito e che già oggi, le nostre attività in questo ambito, hanno fatto in modo che il suo consumo negli anni sia aumentato progressivamente. Troppo spesso – sottolinea il consigliere acquese – gli amministratori locali si sono trovati a subire pressioni per individuare nuovi terreni da rendere edificabili, in modo da rendere possibili speculazioni, oppure nella necessità di concedere la possibilità di edificare nuovi insediamenti al fine di fare cassa attraverso gli oneri urbanistici che, sempre di più negli anni, giocano un ruolo fondamentale per la gestione dei bilanci pubblici.”
Il punto di partenza per la discussione in Consiglio è il Disegno di Legge 2039, approvato in Commissione alla Camera: “per quanto ci riguarda, il nostro dovere come Regione è quello di cominciare una discussione che prenda l’avvio dal DDL sul Consumo del Suolo e dalle Proposte di Legge che verranno presentate dai vari gruppi in Regione; in questo senso auspico un lavoro attento e concertato soprattutto coi territori, con particolare attenzione sulle norme transitorie. – conclude Ottria – È su questo che si gioca il passaggio non solo concettuale, ad una visione nuova del nostro rapporto con il terreno che ci ospita; senza voler imporre nulla a nessuno, ma cercando di trovare un bilanciamento equo tra i vari interessi in campo, capace di contemperare esigenze di libertà e limiti imposti.”