Santa Guerra [Il Flessibile]

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di Dario B. Caruso.

A scuola.
Abbiamo abbassato la guardia calandoci i pantaloni.
Per scarsa flessibilità e scarso amor proprio.

Si è cominciato col mettere in discussione il crocifisso nelle aule che avrebbe creato scompensi a coloro che professavano un’altra religione.
Si è proseguito privando le feste di Natale del tradizionale concerto con musiche sacre e profane di tema comunque cristiano poiché avrebbe discriminato coloro che non festeggiavano il Natale.
Si è giunti a non poter parlare di amore neppure in poesia e musica poiché l’amore va trattato in aula solamente con psicologi e ginecologi, come fatto dunque meccanico.
Oppure a non poter godere di una mostra d’arte perché il nudo potrebbe urtare la sensibilità dei singoli.

santa_guerra_flexNon riesco dunque a non imputare alle agenzie educative una profonda responsabilità.
Come sia possibile trasmettere i buoni sentimenti ai nostri alunni senza ricorrere ai buoni sentimenti non ci è dato sapere.

Se è vero che esiste la libertà di credo rivendico la libertà di affiggere il crocifisso senza che qualcuno si senta offeso.
Se è vero che esiste l’ora di religione cattolica rivendico la libertà di preparare un Concerto di Natale. Altrimenti si sostituisca con l’ora di religioni (un rabbino, un prete, un imam a rotazione).
Se è vero che esiste la libertà di insegnamento rivendico la libertà di usare l’arte, la musica e la poesia per insegnare. Altrimenti si sostituisca l’ora di arte, musica e letteratura con l’ora di ipocrisia (personale frustrato a rotazione).

Che venga la Santa Guerra.
Giusto che le nostre strade divengano terreno per i delinquenti, i malfattori, gli spregiudicati, gli irosi, i senzadio? Mentre le persone perbene godano dei propri appartamenti comunicando attraverso telefonini e pc?
Mi dispiaccio molto. Ci hanno fatto credere che il terzo Millennio avrebbe visto crollare tutte le barriere, sconfiggere la fame, debellare le pestilenze.
E invece ognuno ha il proprio fortino intorno a sé, come i più lungimiranti scrittori e registi del secolo scorso avevano prefigurato.
Si tratta però di un fortino debole, fatto di sabbia e sputi, faticoso da erigere e facile da abbattere.

Resto in attesa di qualcuno che si imbottisca di tritolo ed entri in classe affiancando un gruppetto di compagni di fede calcistica contraria e facendosi saltare in aria.