Si è conclusa con un rinvio di qualche giorno la seduta della Commissione Paesaggista della Regione Piemonte che aveva il compito di decidere a proposito del vincolo paesaggistico sul territorio che si estende da Cascina Borio alla Badia Monumentale di Santa Giustina, fino alla Via Emilia e alla zona Bormida vecchia. Nella precedente seduta era stato ascoltato anche il Comune di Sezzadio.
«In attesa della decisione che mi auguro arrivi a breve, poso anticipare – dichiara Ottria, consigliere regionale PD – che la Commissione V (ambiente) di cui sono vicepresidente ha fissato l’audizione per il Comune di Sezzadio il 3 dicembre; si tratta di un passaggio formale, volto soprattutto a porre l’attenzione sull’attuazione del Piano di Tutela delle Acque per le nostre zone, che ha però il duplice obiettivo di portare a conoscenza del tema in questione gli altri consiglieri regionali e, pertanto, di dare più forza alle nostre istante sul tema della tutela della falda acquifera del nostro territorio».
Ma non finisce qui: «all’interno della vicenda delle cave dell’alessandrino – sottolinea Ottria – non possiamo certamente dimenticare che circa un mese fa, secondo le rilevazioni dell’ARPA, all’interno del cantiere dell’azienda Bioinerti, sia stato ritrovato dell’amianto e che per questo i Carabinieri del Noe hanno disposto il sequestro del sito».
«Al momento – conclude Ottria – non si conoscono né la quantità esatta del materiale dannoso rinvenuto all’interno del cantiere, né la sua provenienza, né da quanto tempo lo smaltimento non autorizzato stesse proseguendo; a questo proposito auspico un veloce chiarimento, e una veloce pubblicizzazione dei dati in merito: ai cittadini deve essere data un’informazione corretta, scevra da ogni allarmismo, ma utile ad intraprendere le opportune contromosse».