Amianto e cave: bisogna cambiare indirizzo

Renzo-Pennadi Renzo Penna*

 

Il Sindaco Rita Rossa ha annunciato il ritiro della disponibilità del Comune di Alessandria all’uso delle cave per i materiali del Terzo Valico. La ragione: le Arpa di Piemonte e Liguria non sono in grado di garantire i controlli sulla presenza di amianto nelle rocce da scavo. Bene.

E’ la posizione che il Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà ha, da sempre, sostenuto in sede di Consiglio Comunale e di Giunta. Al di là del giudizio sul Terzo Valico (SEL la ritiene un’opera inutile e costosa), in una provincia che ha conosciuto il dramma dell’Eternit di Casale Monferrato e la lotta dei lavoratori e dei cittadini nei confronti della multinazionale dell’amianto, non è accettabile che per attività che possono liberare amianto nell’aria non si applichi il “principio di precauzione”.

Siamo ancora in tempo per cambiare e, sul tema dell’utilizzo delle cave, voltare con decisione pagina. Occorre che l’Amministrazione Comunale ponga la tutela della salute e della lotta alla diffusione della neoplasia che origina il mesotelioma ai polmoni in cima alle priorità della propria azione, contestando con determinazione e rigore l’evidente impreparazione e i diversi interessi del Cociv.

Il Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà del Consiglio Comunale di Alessandria auspica che anche i Sindacati Confederali e le Categorie degli Edili di Cgil-Cisl-Uil si impegnino in questa direzione. D’altronde, come la vicenda dell’Eternit ci ha drammaticamente insegnato, i lavoratori sono le prime vittime delle lavorazioni dove è presente l’amianto.

 
*Capogruppo SEL, Consiglio Comunale di Alessandria