Prenderanno parte anche gli allevatori della Coldiretti di Alessandria alla “guerra del latte”, che inizierà già da questa notte con i primi contingenti degli allevatori provenienti da tutto il Piemonte per assediare all’alba di sabato 7 novembre il centro di distribuzione dei prodotti della multinazionale del latte francese Lactalis che, dopo aver conquistato i grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli, è diventata il primo gruppo del settore.
La numerosa delegazione alessandrina sarà di presidio lunedì, guidati dal direttore Simone Moroni e dal vice direttore Emiliano Bracco.
L’appuntamento è in via Guglielmo Marconi 10 a Ospedaletto Lodigiano (Lodi) in prossimità dell’uscita autostradale “Casalpusterlengo”, proseguendo sulla ex strada statale 234 Mantovana.
Il Piemonte ha un’alta vocazione lattiero casearia, come dimostrano i dati: si contano, infatti, oltre 1900 aziende per un totale di 8000 addetti, che danno vita a 390 milioni di produzione lorda vendibile e a 51 specialità di formaggi.
“I nostri imprenditori lasceranno le aziende per difendere il loro lavoro, gli animali, le stalle ed i territori curati da generazioni. –ha affermato il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – A rischio è la produzione di latte che sta subendo un’autentica mortificazione con un prezzo che non compensa neanche i costi di produzione. Tale situazione costringe alla chiusura con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti”.
“In questo panorama, ad avvantaggiarsene sono le importazioni di bassa qualità – ha aggiunto il direttore provinciale Simone Moroni – che vengono spacciate come Made in Italy per la mancanza di un sistema trasparente di etichettatura. I nostri allevatori chiedono il rispetto della legge 91 del luglio 2015 che, in esecuzione dei principi comunitari, impone che il prezzo del latte alla stalla debba commisurarsi ai costi medi di produzione.
Nell’occasione sarà presentato il dossier “L’attacco al latte italiano, fatti e misfatti” che sarà proposto nell’occasione alle ore 9,30 di sabato 7 novembre, presso il sito della mobilitazione.