Il Bellavita di Spinetta non può trasformarsi in una cattedrale nel deserto

Bellavitadi Marco Sali*

 

Scorrendo i quotidiani e i siti di informazione on-line della provincia di Alessandria abbiamo trovato più di una notizia in merito la situazione del complesso Bellavita di proprietà della Coopsette e in particolare sul centro benessere-palestra Wellness Age srl, emanazione della stessa azienda e di competenza sindacale della SLC-CGIL di Alessandria.

Purtroppo dobbiamo rilevare che in più di un caso le informazione passate sono state imprecise o peggio ancora tendenziose, volte cioè non a informare ma a creare un’opinione distorta sulla realtà e a spargere allarmismo.

La situazione non è semplice ed è innegabilmente legata ai destini della più grande Coopsette ad oggi in procedura di liquidazione.

Tramite accordo sindacale del 22/10/2015 la SLC-CGIL è riuscita ad ottenere il pagamento della 14^ mensilità 2015 in due tranche ad oggi saldate. Il futuro rimane incerto e sottoposto alle decisioni del Commissario Liquidatore appena nominato. Nei verbali di incontro sindacali sottoscritti anche dall’azienda è già previsto un incontro per il giorno 15 novembre, quando alcune situazioni saranno già state vagliate dal Liquidatore e quindi più certe che non oggi. Per questo motivo ci sorprende leggere che taluni soggetti diano già per conclusa una partita difficile ma che si deve ancora giocare.

La WA oggi sta lavorando come sempre. I 24 lavoratori presenti nello stabilimento non stanno fuggendo ma, pur preoccupatissimi, stanno lavorando con le ottime competenze di sempre e che hanno permesso di fidelizzare una numerosa. Rimangono certamente alcune questioni vecchie di anni in merito al personale che SLC-CGIL ha già messo sul tavolo e che saranno affrontate nei prossimi incontri.

Dobbiamo però amaramente constare che anche questa vicenda va ad aggiungersi a tutte le notizie negative dell’ultimo periodo provenienti dall’industria o più in generale dall’impresa alessandrina di tutti i settori.
Questa provincia sta perdendo i pezzi a 360 gradi nell’immobilità più assoluta. Solo il sindacato a raccogliere i cocci e tutelare i lavoratori. Le vicissitudini della Borsalino, l’addio ad AGV solo per citare nomi storici. Ma quanti altri.

Mentre la stampa nazionale fa concentrare l’opinione sull’evento EXPO, la dura e squallida realtà è quella che viviamo in provincia di Alessandria. Solo pochi anni fa la Camera del Lavoro di Alessandria faceva notare quanto la struttura Bellavita fosse malservita dal trasporto pubblico locale impedendo così l’accesso ai suoi servizi a determinate fasce di popolazione potenziale cliente. Oggi chi percorre quel tratto di strada sa benissimo quanto sia disastrato e abbandonato all’incuria. Tutti piccoli mali che sono andati ad aggiungersi a patologie ben più grandi ma che dimostrano la sensibilità di questa Provincia per le sue “risorse”.

Il centro Bellavita di Spinetta Marengo può ancora salvarsi? Noi crediamo di sì. Non vogliamo pensare che lo si voglia trasformare nell’ennesima cattedrale nel deserto. Vuota.
*Segretario Generale provinciale SLC CGIL