Cammalleri (M5S): “Questa giunta naviga a vista, senza un progetto di città. Alessandria merita un cambiamento vero”

Cammalleri“Dopo tre anni e mezzo a Palazzo Rosso, non abbiamo ancora capito quale sia il progetto di città di questa giunta, di questa maggioranza: e mi pare che non l’abbiano capito neanche gli alessandrini, che hanno una gran voglia di cambiamento”. Andrea Cammalleri è il più giovane dei 3 consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle in Comune ad Alessandria, e vice presidente del consiglio comunale.

L’altra domenica naturalmente era ad Imola, alla festa nazionale del Movimento (“dall’alessandrino eravamo almeno 200, parte in pullman e parte con mezzi propri, e stavolta se ne sono accorti anche i media: buon segno!”), ed è tornato galvanizzato, e ancor più motivato e convinto che il cambiamento sia non solo possibile, ma anche vicino. “A me pare che andare avanti così, a livello sia nazionale che locale, sia davvero impossibile: noi, che siamo cittadini comuni, siamo davvero nausCammalleri Imolaeati, ma non per questo rassegnati. Ci provino, gli italiani, a dare fiducia al Movimento, ma non a scatola chiusa: impegnandosi direttamente, ognuno per quel che sa, e che può. O facciamo così, o non cambierà mai nulla: anzi, sarà sempre peggio”.

Proviamo allora, con Cammalleri, a capire come il Movimento 5 Stelle si appresta a vivere questi ultimi 18 mesi di consiliatura Rossa: con quali posizioni rispetto ai progetti dell’attuale maggioranza (Atm, grande Amag, commercio, viabilità), e soprattutto con quale proposta politica rivolta agli alessandrini nel 2107.

 

 

Comune di Alessandria 3Consigliere Cammalleri, partiamo da un giudizio politico: cosa salverebbe di questi tre anni e mezzo che vi hanno visti all’opposizione, new entry assolute nel 2012?
Dell’esperienza amministrativa targata Rossa mi sembra che ci sia poco e niente da salvare: ha aumentato ulteriormente il debito procapite degli alessandrini, e questo l’ha chiamato salvare Alessandria. La sua maggioranza non ha realizzato un solo progetto rilevante, se non la nascita di Amag Ambiente, dopo il fallimento di Amag: ma proprio lì, sulla filiera dei rifiuti, occorre che i cittadini alzino il livello di vigilanza. Perché il rischio è che davvero ci sia l’intenzione di realizzare in provincia un inceneritore, che sarebbe un ulteriore colpo, mortale, alla qualità dell’ambiente a casa nostra. Noi spieghiamo da anni quali sono i benefici di una raccolta differenziata molto spinta, ma la strada intrapresa dal centro sinistra è decisamente un’altra: l’importante è che non facciano operazioni ‘in corsa’, e in scarsa trasparenza, lasciando poi a chi verrà dopo eredità davvero scomode….

Pensa all’inceneritore ‘ereditato’ dal vostro sindaco Pizzarotti a Parma?Pizzarrotti
Esattamente: a Parma il Movimento si è trovato a gestire una situazione già orientata in una direzione, ma nonostante ciò là si sta facendo un ottimo lavoro. L’importante qui ad Alessandria è riuscire ad arginare i danni di questi qui nei prossimi 18 mesi…

 

Lei è così certo che andranno a casa?
Assolutamente sì, basta vivere tra la gente per capirlo, non servono mica sondaggi da decine di migliaia di euro. Anche se non dò mica per scontato che vinceremo noi. Non bisogna sottovalutare l’ipotesi di un centro destra unito, e con una guida credibile. Del resto in una democrazia scelgono i cittadini, quindi vedremo. Noi certamente siamo già partiti, e per un anno e mezzo ci confronteremo costantemente, settimana per settimana, con tutti i cittadini che avranno voglia di partecipare, di dire la loro, di elaborare proposte.

Anche le associazioni di categoria?
Come no: finora, francamente, in alcune di loro abbiamo riscontrato un po’ di freddezza, di diffidenza. Ma noi vogliamo assolutamente aprirci, e avvalerci del contribuito di chiunque abbia idee e proposte costruttive. Del resto, per partecipare anche ai nostri incontri pubblici (che sono già cominciati, con approfondimenti su energia, rifiuti, mobilità, ndr) non serve assolutamente essere iscritti al Movimento, ma solo aver voglia di esserci, in maniera propositiva.

Corso RomaSi parla tantissimo di rilancio del centro storico, sia sul fronte della viabilità che del commercio. Ma finora si è concluso davvero poco. Voi cosa proponete?
Ovviamente rispondo a titolo personale, ma mi pare di interpretare anche l’orientamento maggioritario del Movimento: la viabilità alessandrina è degna di quella di una grande città, assurda. Chi ha figli piccoli perché mai dovrebbe portarli a passeggiare in centro, tra auto che sfrecciano e gas di scarico? Così è anche per i tanti anziani. Quindi dico: ztl ampia, seria e rigorosa, ma accompagnata da un servizio di trasporto degno di questo nome. Non è pensabile che gli alessandrini (a meno che siano giovani e atletici) siano costretti a farsi chilometri a piedi per arrivare in centro, o debbano aspettare un autobus per ore. Va ripensato tutto il sistema: ma in questi tre anni e mezzo cosa hanno fatto, anche su questo fronte? Niente….

Pochi giorni fa, sul fronte commercio, Manuela Ulandi di ConfesercentiVia san Lorenzo ha avanzato, proprio in un’intervista con CorriereAl, una proposta certamente innovativa per via San Lorenzo: lei che ne pensa?
Ho letto, e mi sembra un’ipotesi assolutamente interessante, a patto naturalmente che si trovino i giusti canali di finanziamento: ma il principio di rendere tutto il centro cittadino vivibile, e anche commercialmente appetibile e vivace, lo condivido pienamente.

Atm entrata

Torniamo al trasporto però: Atm vive giornate, e ore, convulse: come finirà?
Questo lo scopriremo presto, e non dipende da noi. Atm, come evidenziato anche dalla relazione presentata dal nostro consigliere Di Filippo in consiglio comunale (realizzata e sottoscritta da tutti i 7 membri della commissione, appartenenti alle diverse forze politiche), è uno degli emblemi di malagestione delle risorse pubbliche in questa città, ed è stata una malagestione assolutamente trasversale. Oggi non so davvero che margini ci siano per continuare a sperperare risorse dei cittadini per mantenere in piedi un carrozzone pieno di debiti, e che ne genera tutt’ora ogni anno, fornendo oltretutto un servizio di modestissima qualità. Aggiungo che le dimissioni del presidente di ATM Cermelli e del suo vice Bressan erano a nostro avviso inevitabili, alla luce delle normative vigenti sugli amministratori pubblici che chiudono in passivo 3 esercizi consecutivi.
Ovviamente occorre anche considerare che i lavoratori di Atm sono padri di famiglia, e nel caso ricorrere a tutti gli ammortizzatori sociali possibili: ma la logica di continuare a tenere in piedi aziende pubbliche inefficienti, che gravano sulle spalle dei contribuenti, è inaccettabile.

 

In questi mesi più volte avete preso posizione anche sulla Cittadella, suiCittadella nuova rischi di una struttura fatiscente, e su eventuali abusi legati all’utilizzo della struttura. Dobbiamo proprio rassegnarci all’idea di vederlo crollare, un simile gioiello?
Per quel che ci è dato sapere si è in attesa di un secondo bando del Demanio, dopo che il primo, per la gestione di lungo periodo della Fortezza, è andato deserto. La Cittadella è un altro esempio di patrimonio pubblico ‘dissipato’, e di risorsa che si trasforma in zavorra. Noi, oltre a segnalare da anni una gestione assolutamente improvvisata di una serie di servizi al suo interno, da tre anni proponiamo (inascoltati) alla maggioranza che sia il comune stesso ad organizzare una serie di eventi e iniziative al suo interno, senza bisogno di delegare ad associazioni e altre realtà esterne, che poi legittimamente vanno alla ricerca di un loro utile: dal momento che in comune non si sembra sia carente di personale, già retribuito a prescindere, perché non ottimizzare le risorse, a tutto vantaggio della cittadinanza? Ma anche questo concetto fatica a passare….

Cammalleri MeierIntanto però, Cammalleri, voi andate per la vostra strada, convinti che nel 2017 il vento possa cambiare: il vostro candidato sindaco sarà uno dei tre attuali consiglieri comunali? Lei ci fa un pensierino?
(sorride divertito, ndr) Tutto questo agitarsi per conoscere il nome del candidato sindaco è prematuro: è una scelta che, almeno per noi, è assolutamente conseguente e successiva. Prima viene il programma, che deve essere chiaro e trasparente, e scritto dagli alessandrini, attraverso un anno di incontri e confronti che sono già cominciati. E sarà importante arrivare alla presentazione di una versa squadra di governo, con nomi, cognomi e competenze vere. Il candidato sindaco lo sceglieranno gli iscritti al Movimento, ovviamente all’interno di una rosa di candidati e candidate che si proporranno per quel ruolo. Ben sapendo che si tratterà di un compito davvero gravoso: si tratta di invertire completamente la rotta, e togliere Alessandria dalle mani dei partiti e di piccoli gruppi di interesse, per restituirla all’insieme dei cittadini. Ma il percorso è avviato…

Ettore Grassano