Nuova ‘bordata’ alla giunta Rossa sul fronte Pisu, e utilizzo delle risorse connesse. Ad attaccare sono quattro consiglieri comunali alessandrini di centro destra (Emanuele Locci, Maurizio Sciaudone, Roberto Sarti, Stefano Foglino), che dichiarano: “Nella difficile ricerca degli atti riguardanti le spese legate al PISU, cioè 12 milioni di euro sui quali l’amministrazione da quasi un anno ci nega la documentazione, abbiamo ricostruito parzialmente quelle che sono le spese per aprire l’ufficio denominato “spazio espositivo”.
“Ad ora – continuano i consiglieri – abbiamo calcolato che sono stati spesi 137.797,03 euro di cui 102.097,03 per adeguare circa 50 mq. di locale dell’ex Bar Aquila ubicato sotto il Municipio, 29.440,00 ad una cooperativa per tenere aperto sei mesi l’ufficio e 770 euro per un bel rinfresco inaugurale pagati ad una società avente sede misteriosamente nello stesso Palazzo Comunale. A questi oltre 137 mila euro si aggiungono un’altra decina di migliaia di euro spesi per realizzare e montare i video destinati a questo spazio espositivo. Questo piccolo ufficio, costato circa 140 mila euro ed inaugurato alla fine di ottobre del 2014, è stato completamente rifatto nel marzo 2015 con spese che non ci sono note, salvo poi restare chiuso fino ad oggi. Ci domandiamo come sia stato possibile aver speso almeno 140 mila euro di soldi per un ufficio che rimane chiuso e se non c’era modo più utile per spendere queste risorse. Che anche questo sia un classico caso di spese per distribuire un po’ di risorse a qualche privilegiato o è semplice negligenza? Speriamo di sbagliarci ma un po’ di trasparenza sulle spese del PISU aiuterebbe a non pensar male. Perché, si sa, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.