“Da tempo aspettavamo un segnale così deciso da parte del governo nei confronti del settore agricolo”. E’ questo il primo commento della Cia con Agrinsieme ai provvedimenti per il comparto contenuti nel disegno di legge di Stabilità approvato dal Consiglio dei ministri.
“Accogliamo con favore l’abolizione dell’Irap e dell’Imu sui terreni agricoli, una tassa da sempre ritenuta iniqua, anche se è necessaria una lettura più approfondita della manovra” commenta il presidente provinciale Cia Alessandria Gian Piero Ameglio. Spiega il direttore Carlo Ricagni: “Ci siamo battuti fin da subito, dando vita a sit-in e proteste sul territorio fino alla mobilitazione nazionale del 31 marzo scorso. Abbiamo dato pieno appoggio agli Imprenditori nostri associati e oggi, anche se dopo un anno, i risultati attesi sono arrivati”.
Inoltre, nella legge “troviamo le misure per la sburocratizzazione, che vanno nella direzione da tempo auspicata – chiarisce il coordinamento di Agrinsieme -. Questi provvedimenti consentiranno dunque alle imprese agricole di ripartire con nuovi investimenti in direzione dello sviluppo e di una maggiore competitività”.
Nello specifico, secondo le prime notizie diffuse, l’abolizione dell’Imu sui terreni riguarda tutte le cosiddette “zone montane e svantaggiate”, mentre nelle altre aree saranno esentati dall’imposta gli Iap (Imprenditori agricoli professionali). Per un pacchetto da circa 450 milioni di euro. Le agevolazioni Irap varranno invece per l’agricoltura circa 250 milioni. Entrano, inoltre, nella manovra anche il finanziamento del Fondo per le agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali con 140 milioni e una dotazione di 45 milioni per il rinnovo delle macchine agricole. Confermato anche il provvedimento inserito nel Piano latte del ministro Maurizio Martina a sostegno degli allevatori, con l’aumento della compensazione Iva di un punto percentuale per i produttori di latte. “I provvedimenti agricoli contenuti nella legge di Stabilità vanno ora difesi in Parlamento, ma soprattutto vanno collegati a una serie di altre iniziative a favore dei settori più in difficoltà – sottolinea il presidente nazionale Cia Dino Scanavino. C’è bisogno di un piano straordinario che aiuti le imprese agricole a uscire dalla crisi in atto e le trasformi in protagoniste della ripresa e dello sviluppo del Paese”.