Il consigliere comunale alessandrino Emanuele Locci torna ad occuparsi di incarichi a sua valutazione dubbi, o quanto meno evitabili, affidati dalla giunta Rossa: e lo fa puntando l’attenzione su questioni legate all’ufficio legale.
“La Giunta del Comune di Alessandria – afferma Locci – con delibera 191/2014 assegnò nel giugno del 2014 un incarico legale ad un abogado per una causa legale avverso agli avvocati del Comune. Tale incarico fu assegnato dalla Giunta guidata da Rita Rossa ad un legale in studio con un membro della stessa Giunta, ovvero l’Assessore al Personale ed agli Affari Legali”.
“Una delle mie prime proposte bocciate da questa Maggioranza Rossa fu la richiesta di un codice etico per motivare le scelte degli incarichi e delle nomine – racconta Locci, consigliere comunale di minoranza – ma questo avrebbe impedito di attribuire incarichi come questo e molti altri”.
Il consigliere Locci, venuto a conoscenza dei fatti, ha presentato un esposto al procuratore della Repubblica ed un’interpellanza al Sindaco al fine di chiarire la vicenda. L’interpellanza chiede “se siano state rispettate le normative disciplinanti il conferimento di incarichi esterni richiedendo all’abogado incaricato e ad altri professionisti un preventivo o un’ipotesi di parcella; qual è stata la parcella pagata dal Comune di Alessandria all’abogado incaricato; se era a conoscenza della Giunta che l’abogado incaricato collabora e ha lo studio in condivisione con l’assessore al Personale e agli Affari Generali e Legali della stessa Giunta e se è a conoscenza della Giunta la natura di questa collaborazione; quali siano stati i criteri di selezione per il conferimento di questo incarico; se tra i tanti professionisti iscritti al Foro di Alessandria la Giunta ritenga lecito, giusto ed etico aver conferito l’assistenza legale all’abogado incaricato vista la collaborazione professionale con un membro della stessa Giunta e considerato il fatto che la moglie dello stesso abogado incaricato sia anche un’importante esponente della direzione cittadina del Partito Democratico e membro del CDA di un’azienda speciale comunale”.
L’abogado incaricato dalla Giunta ha poi perso la causa con gli avvocati dell’Ente ma, dice Locci, “sembra che sia stata comunque emessa una salatissima parcella di circa 30 mila euro”.