Cavour e Rattazzi: grande partecipazione all’incontro di Palatium Vetus

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Un folto pubblico, attento e interessato ha seguito la tavola rotonda dal titolo “Un progetto per il governo dello Stato: l’alleanza politica tra Cavour e Rattazzi” che si è svolta nella sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, aperta dagli interventi del prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri e del presidente della Fondazione, Pier Angelo Taverna.

La giornata di studi si è focalizzata su uno degli aspetti centrali della politica  del cosiddetto “decennio di preparazione”, il connubio che si venne a stringere tra il centro-destro di Camillo Cavour e il centro-sinistro di Urbano Rattazzi tra il 1851 e il 1852. Finita l’esperienza dei governi di destra guidati da Massimo d’Azeglio, ancorati alla massima “nulla di più, nulla di meno dello Statuto”, e sull’onda degli eventi verificatisi in Francia con il crollo della Seconda Repubblica – preludianti al pericolo di una stretta reazionaria a carattere europeo – a Palazzo Carignano si vennero a porre le condizioni per un progetto politico che saldasse le diverse anime del liberalismo. Fu in tal modo che si stabilirono le basi per una nuova maggioranza al governo del regno sabaudo. Così, grazie all’intermediazione dietro le quinte di due grandi “tessitori” di alleanze come il racconigese Michelangelo Castelli e l’ovadese Domenico Buffa, i due massimi rappresentanti del moderatismo di destra e di sinistra, Cavour e Rattazzi, poterono incontrarsi e gettare le basi di un disegno di governo, durato cinque anni, che, isolando le estreme, avrebbe non solo segnato il progresso interno, politico, sociale ed economico dello Stato ma proiettato il regno sulla scena continentale con la partecipazione alla guerra di Crimea. Fu il periodo più fulgido per il Conte, quello che lo vide diventare uno dei comprimari della scena europea, punto di riferimento della nascente questione nazionale. La crisi del connubio verificatasi a seguito dei moti mazziniani, delle elezioni politiche perse, e dei rapporti personali tra Cavour e Rattazzi sempre più tesi, fece sì che nel 1858 si chiudesse definitivamente una stagione, lasciando però in eredità al mondo politico subalpino un esempio irripetibile di collaborazione tra le diverse forze politiche in campo.

Alla tavola rotonda, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la Fondazione Camillo Cavour e la Fondazione Gianfranco Pittatore, hanno partecipato esperti di storia del Risorgimento: Nerio Nesi, presidente della Fondazione “Camillo Cavour” e della Fondazione “Gianfranco Pittatore”, Pierangelo Gentile, storico del Risorgimento presso la Fondazione Cavour e l’Università di Torino, Corradino Malandrino, professore Ordinario di Storia delle Dottrine Politiche, Adriano Viarengo, storico del Risorgimento.

La registrazione della giornata di studi è disponibile sul sito della fondazione http://webtv.fondazionecralessandria.it/