Il Sindaco di Alessandria Rita Rossa, in merito alle sue ultime dichiarazioni riguardo la “teoria del gender” (“teoria del genere”), appare abbastanza confusa.
La prima nota stonata risale al 9 settembre, quando presso la sala dell’Associazione “Cultura e Sviluppo” di piazza De Andrè, si è tenuto l’incontro sul tema “Scuola e gender: quale educazione per i nostri figli?” alla presenza dell’avvocato Gianfranco Amato, presidente nazionale dell’Associazione “Giuristi per la vita”. Come mai in quell’occasione il Primo cittadino non si oppose con tanta fermezza come ha fatto poi successivamente nei confronti di Forza Nuova?
Per capire la confusione che accompagna il Sindaco durante la sua vita politica occorre riprendere un post apparso il 2 ottobre sulla sua pagina Facebook, nel quale dichiarava che “La teoria del gender è una follia contraria alla libertà…”.
Follia o meno, è una teoria che esiste!
Tra le molte prove che abbiamo possiamo riprendere l’annuncio apparso il 24 novembre 2014 sul sito del Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli, che riportava: “Depositato DDL per l’insegnamento dell’educazione di genere […] disegno di legge n. 1680”. Oppure il 2 ottobre 2015 quando, riguardo alla masturbazione presente nelle linee guida dell’OMS, scrive: “Gli insegnanti hanno le competenze e la responsabilità per valutare, all’interno dei loro percorsi e del piano di offerta formativa della scuola, come utilizzare gli standard internazionali, quali temi trattare e con quali metodi”.
Ma in cosa consiste questa teoria “gender”?
La teoria gender ritiene che il bambino, alla nascita, sia psico-sessualmente “neutro” e che la formazione dell’identità (maschio/femmina) dipenda da condizionamenti esterni (società), ritenendo il proprio sesso biologico una semplice caratteristica non determinante nella formazione dell’identità. In altre parole, tu sei quello che ti senti di essere a prescindere da quello che sia il tuo corpo.
La presenza del gender nel disegno di legge, tuttavia, è in qualche modo nascosta e indiretta, in quanto appare chiaramente solo grazie a un doppio rinvio: prima alla legge 119 del 2013, poi di conseguenza al “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”.
Forza Nuova è in netto contrasto con questa propaganda, ponendosi a difesa della famiglia tradizionale.
Forza Nuova Alessandria