Domenica 4 ottobre, alle ore 17.00, la Kunsthalle Czarnetta di Vignale Monferrato (AL) inaugura la mostra di Peter Weber “Esperienze di arte concreta”, organizzata in collaborazione con la Galleria Renate Bender di Monaco di Baviera.
Peter Weber è nato a Kollmar e ha condotto studi importanti ad Amburgo con Max H. Mahlmann che lo hanno indotto da subito ad operare con metodologie precise e rigorose. Il suo lavoro, nella sua complessità, è in parte ascrivibile a linee di tendenza che hanno radicamenti nelle disciplinate ricerche dell’”Arte Concreta” come è anche soggetto a sconfinamenti nei territori del “Minimalismo”.
La fama internazionale che vanta Weber è dovuta soprattutto alla sua ampiamente sperimentata pratica di piegare e solcare le superfici di alcuni materiali elettivi: il feltro anzitutto, stoffe varie con il cotone in particolare, l’HDPE (polietilene ad alta densità) ma anche la ‘povera’ ma sempre affascinante carta con la quale ci ha offerto interessanti prove caratterizzate da un bianco luminoso e assoluto. Questi materiali formano dunque il ‘repertorio’ di Weber e passano da quelli dotati di luminose trasparenze (la carta e l’HDPE) a quelli che offrono sorde e assorbenti qualità (i feltri bianchi o grigi soprattutto e, in questi ultimi anni, anche con colori, appositamente preparati per l’artista, come rosso, blu, arancio, viola e altre combinazioni, in grado di impregnarli con forti capacità tintorie). Questi materiali danno quindi corpo alle sue perfette composizioni che giocano di contrappunto fra intriganti tensioni di luci e di ombre, tra emersioni e affondamenti della superficie e quel colore-non colore che assume in sé il senso più totale della pittura.
Tutto questo avviene attraverso calcoli e processi matematico-geometrici sulla base dei quali l’artista tedesco procede a progressive piegature ma senza cesure né tagli, per ottenere manufatti che assumono l’aspetto bloccato e solido di altorilievi che sembrano scivolare sull’osservatore con un passaggio impercettibile dalla bidimensione alla tridimensione. A questo proposito, per analogia, il pensiero corre alla semplicità magica e commovente della scultura romanica, austera e tenera al tempo stesso.
Al centro delle teche che spesso le contengono, le opere di Peter sembrano voler gettarsi verso l’esterno librandosi in una posizione statico-ieratica che lascia intuire non solo il rigore progettuale ma anche il lento e progressivo ‘farsi’ fisico dell’opera, un ‘farsi’ che non è lontano da concezioni molto vicine al pensiero Zen. Sorprendente, infine, è constatare come in Peter Weber le più raffinate e alte culture occidentali e orientali si incontrino e procedano ad amalgamarsi in un unicum costruttivo di incredibile livello qualitativo.
La mostra rimarrà aperta sino all’8 novembre con il seguente orario: venerdì, sabato e domenica dalle 17.00 alle 20.00. Altri giorni per appuntamento: tel. 0142933415 – cell. 3408103090.