Inaugurato a Casale Monferrato il nuovo spazio servizi della Camera di Commercio di Alessandria

casale_cam_com“Confermare una sede distaccata in questi tempi di incertezza è un segnale di ottimismo, lanciato da chi interpreta le difficoltà come una sfida”. Questo il commento del presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Gian Paolo Coscia, in occasione dell’apertura del nuovo spazio-servizi inaugurato a Casale Monferrato mercoledì scorso presso i locali dell’ex convento di Santa Chiara.

Operativo già dallo scorso 28 luglio, l’ufficio della Camera di Commercio a Casale è localizzato in via della Provvidenza 7/9, in una cornice accogliente e funzionale che il Comune di Casale Monferrato ha concesso in comodato gratuito, in un contesto di proficua collaborazione tra i due Enti.

Come ha ricordato il sindaco Titti Palazzetti, gli uffici sono ospitati nello stesso immobile che accoglie il Giudice di Pace e la Polizia municipale, offrendo una sistemazione estremamente funzionale ove erogare i servizi camerali diretti a tutte le aziende dell’area di Casale Monferrato e dell’intero territorio di pertinenza. Inoltre, la nuova sede presenta il grande vantaggio di un comodo parcheggio e di una più semplice accessibilità, poiché si trova al piano terra.

Il presidente Coscia ha sottolineato che l’inaugurazione del nuovo spazio si inserisce nel più vasto contesto di una rimodulazione dei servizi offerti dalle Camere di Commercio e nel quadro della ormai imminente riforma di questi enti, nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione, così come definito dalla recentissima legge n. 124 del 28 agosto 2015.

L’inaugurazione si è svolta alla presenza delle principali autorità comunali, civili, militari e religiose del territorio, a cui si sono unite le rappresentanze delle associazioni di categoria. Prima del taglio del nastro, il vicario generale della diocesi di Casale Monferrato, mons. Antonio Gennaro, ha impartito la benedizione ai locali.

La Camera di Commercio lascia dunque lo storico indirizzo di via Roma 197, ma non rinuncia a mantenere una sede nel capoluogo del Monferrato, soprattutto in ragione del peso economico che quest’area ha nel quadro complessivo provinciale e in particolare nel contesto dell’internazionalizzazione.