Mercoledì 9 settembre i rappresentanti di industria e agricoltura, grazie alla mediazione dell’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, sono riusciti a raggiungere un accordo valido per i prossimi 3 anni.
I produttori, a vendemmia quasi finita, adesso potranno lavorare con qualche certezza in più. La resa per le uve docg (Acqui) sale a 36 quintali per ettaro e quella della doc (Piemonte) a 42 q/ha.
Il prezzo per le uve docg è fissato ad un euro al chilogrammo, per il Piemonte a 0,86 euro al kg e per il supero a 0,40 euro sempre al kg. Nessuna trattenuta sarà a carico dei viticoltori, che così potranno avere un reddito, garantito, per ogni ettaro di vigneto mediamente di 6.000 euro.
L’accordo prevede anche che il supero (oltre i 36 quintali), che sarà sbloccato durante l’anno, continuerà ad essere pagato 0,40 euro al kg. Lo stesso andrà a determinare la nuova resa produttiva per la vendemmia del 2016.
Resta, invece, invariata, rispetto al passato la resa per chi vinifica e commercializza direttamente il vino. Si è stabilito poi che le rese, stabilite di anno in anno, non potranno, per nessun motivo, diminuire nell’anno successivo, ma solo crescere.
Il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, ha commentato: “Il nostro Sindacato è soddisfatto, perché con questo accordo cresce il reddito dei viticoltori senza scompaginare il mercato. L’incremento della resa e l’eliminazione totale della trattenuta alla fine vanno a favore di chi produce le uve”.
E il direttore provinciale Valter Parodi ha detto: “Tutte le componenti della Commissione sono state ragionevoli e hanno lavorato per raggiungere un’intesa, così si è giunti all’accordo interprofessionale. La crescita delle rese, poi, permette di avvicinarle a quanto stabilito dal disciplinare di produzione”.