Dissesto idrogeologico: un incontro alla Casa di Quartiere con Pastorino, Bavastro, Mandarino e l’assessore Lombardi

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A quasi un anno di distanza dalle alluvioni di Genova (9 e 10 ottobre 2014) e della Provincia di Alessandria (13 ottobre/15 novembre), la prevenzione del Dissesto Idrogeologico è scomparsa dall’agenda della discussione pubblica. Non ci si dovrebbe sorprendere: passata l’emergenza, si comincia a dimenticare.

Il Comitato alessandrino di Possibile – Macchiarossa ha organizzato per giovedì 10 settembre un incontro presso la Casa di Quartiere di via Verona 116 ad Alessandria, con la finalità di presentare alla cittadinanza “UGO“.

UGO non è una persona, è un approccio politico al problema del dissesto idrogeologico. UGO significa Unica Grande Opera, ed è appunto l’idea che la prevenzione del dissesto debba passare innanzitutto mettendo quel denaro pubblico che i governi hanno stanziato per nuovo cemento, per il cemento delle Grandi Opere finanziate dalla Legge Obiettivo e ulteriormente deregolamentate dallo Sblocca Italia.

Alla serata sarà presente Luca Pastorino, Deputato, fondatore di Possibile e promotore della campagna referendaria “4 temi, 8 SìContiamoci per tornare a contare”. Pastorino racconterà delle specificità del territorio genovese e delle priorità da seguire nella pianificazione degli interventi di salvaguardia dagli eventi alluvionali, della necessità del superamento della politica delle Grandi Opere in favore della prevenzione del dissesto idrogeologico.

Le opere necessarie per difendere il territorio e le città da fenomeni alluvionali sempre più frequenti, tardano ad essere eseguite per l’indisponibilità dei fondi. Scriveva Salvatore Settis, lo scorso 16 novembre: “Il disastro annunciato che colpisce l’Italia a ogni botta di maltempo innesca ogni volta gli stessi effetti: i primi giorni pianti e lacrime, imprecazioni, ipotesi di mega- piani risolutori. Subito dopo, le chiacchiere si dissolvono nel nulla e si torna alla consueta strategia dell’oblio. Eppure quel che è in ballo è la vita dei cittadini, la salute del territorio, la salvaguardia delle generazioni future. Viceversa, ci industriamo a sbandierare alibi: cambiamenti climatici, bombe d’acqua, il fato, la sfortuna”. (Repubblica, 16 novembre 2014).

Un solo rimedio è possibile: mettere in sicurezza il territorio, programmare e avviare grandi opere di manutenzione e salvaguardia. Le uniche grandi opere. A cominciare dall’aggiornamento della carta geologica, datata – per buona parte del territorio – al 1962.

Possibile ha avviato a luglio una iniziativa referendaria che consta di otto quesiti. Uno di essi riguarda infatti le Grandi Opere: Possibile vuole, con referendum popolare, abrogare la Legge Obiettivo e superare nei fatti la politica delle Grandi Opere, degli affidamenti dei lavori con il sistema del General Contractor, delle deregolamentazioni e delle cosiddette sburocratizzazioni dei cantieri che hanno il solo scopo di derogare alle norme del Testo Unico Ambientale. Nella spesa pubblica, la priorità deve essere data alle opere di manutenzione del territorio, alla cura dei fiumi e delle arginature, alla bonifica delle aree contaminate; alla gestione degli innumerevoli fenomeni franosi che coinvolgono la nostra provincia.

Insieme a Pastorino interverranno Mario Bavastro, in rappresentanza di Legambiente Vallemme, che porterà la testimonianza dell’Alta Vallemme trasformata dai lavori del Cociv per il Terzo Valico dove, in prossimità dell’argine del torrente Lemme, verranno stoccati ben 1,3 milioni di metri cubi di smarino; Piero Mandarino, ex vicepresidente del Parco Fluviale del Po e dell’Orba, che parlerà degli stretti rapporti tra fiume e territorio e dei luoghi comuni molto diffusi in materia di difesa dalle piene; Claudio Lombardi, assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria (SEL) che ci parlerà della situazione dell’alessandrino, nonché del piano cave correlato al Terzo Valico.

Nel corso della serata, che avrà inizio alle ore 20 con uno scambio culinario fra Genova e Alessandria a base di focaccia e vino, sarà presente il banchetto di raccolta delle firme per i quesiti referendari.

I referendum, ben otto, non riguardano solo le Grandi Opere, ma anche il Lavoro (abrogazione delle norme sul Demansionamento e sui Licenziamenti Illegittimi), la Conversione Ecologica (abrogazione delle norme che consentono le Trivellazioni in mare e su terra), la recente Riforma della Scuola (abrogazione del potere di chiamata diretta del Preside Manager), la nuova legge elettorale Italicum (abrogazione dei capilista bloccati). E’ anche previsto un incontro con i giornalisti.

Il comitato Possibile Macchiarossa proseguirà la raccolta firme sabato 5 settembre, ad Alessandria (in Piazzetta della Lega) e ad Arquata Scrivia (in via Libarna n. 175); il 10 settembre a Tortona (dalle ore 17 alle 19, portici di via Emilia); il 12 settembre ad Alessandria e Acqui Terme; il 19 settembre a Casale Monferrato (piazza Mazzini), Novi Ligure e Ovada.

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