Nel primo trimestre del 2015 il valore delle esportazioni alessandrine ha superato quota 1,2 miliardi di euro, concretizzando così una sostanziale stabilità (+0,01%) rispetto al dato 1-2014.
La stabilità registrata è principalmente conseguenza di variazioni negative nell’esportazione dei prodotti di minor peso dell’industria manifatturiera: il quadro export dei principali prodotti dell’industria manifatturiera, infatti, offre una differenza di segno positivo confrontando le variazioni negative con quelle positive.
L’export di gioielleria e pietre preziose (primo componente dell’export manifatturiero) registra un valore di 319 milioni di euro (oltre ¼ dell’export manifatturiero) ed è in crescita del 21,4% rispetto al primo trimestre 2014: 56 milioni di euro di esportazione in più.
Il saldo della bilancia commerciale estero è positivo: € 439.437.982.
La nostra provincia esporta per il 99% prodotti delle attività manifatturiere, e principalmente: gioielleria e pietre preziose, prodotti chimici di base, metalli di base preziosi, articoli in materie plastiche (queste voci compongono il 52% dell’export manifatturiero).
Svizzera, Francia e Germania restano i principali mercati (insieme accolgono il 48% dell’export pro-vinciale).
“I nostri principali mercati di riferimento, Svizzera, Francia e Germania, sono confermati”, commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria, “e due su tre – Francia e Svizzera – registrano una decisa crescita. La Germania vede purtroppo un forte calo del nostro export sul fronte dei prodotti siderurgici. Esportazioni manifatturiere extraUE28 in crescita e UE28 in calo. Il quadro di questo primo trimestre dell’anno presenta quindi luci e ombre, quasi un riflesso della situazione economica del Paese, dove accanto a segnali di ripresa (comunque ancora da maturare pienamente) si affiancano sacche di mancata risalita. Occorre lavorare ancora e più duramente, per assicurare alle nostre imprese i servizi camerali che meglio le supportano sui mercati internazionali e sul mercato interno. In questo senso, continueremo sulla strada che abbiamo tracciato all’inizio del mio mandato, fiduciosi che stare il più vicino possibile alle esigenze del sistema imprenditoriale alessandrino sia l’unica strada possibile per puntare a nuovi orizzonti del benessere economico”.
Analisi per comparti
L’export alessandrino è composto per il 99% dai prodotti delle attività manifatturiere (un ammontare di € 1.210.740.261 su € 1.227.380.184 di esportazione totale).
La lieve diminuzione di export manifatturiero è compensata dalla crescita di quasi tutti gli altri comparti (non manifatturieri): il risultato complessivo è una crescita di export totale pari a (sostanzialmente) zero.
I comparti non manifatturieri incidono complessivamente per l’1% sul totale export. La voce più consistente è “prodotti delle attività di rifiuti e risanamento”, che segna una perdita: -1,78%, pari a una variazione negativa di € 229.156.
Focus sul comparto manifatturiero: i principali prodotti esportati
La provincia di Alessandria esporta soprattutto gioielleria e pietre preziose, prodotti chimici di base, metalli di base preziosi, articoli in materie plastiche (queste voci compongono il 52% dell’export manifatturiero).
La nostra prima esportazione, gioielleria e pietre preziose, ha un valore di 319 milioni di euro (oltre ¼ dell’export manifatturiero); l’export di questa produzione è in crescita del 21,4% rispetto al primo trime-stre 2014: 56 milioni di euro di esportazione in più.
La crescita è avvenuta nelle esportazioni verso la Svizzera (+26,2%), principale destinazione della voce gioielleria e pietre preziose.
Da segnalare le performance negative dei metalli di base preziosi e dei prodotti della siderurgia (si registra, in particolare, un forte calo dell’export dei prodotti siderurgici verso la Germania, seguita dalla Spagna), e le performance positive dei prodotti chimici di base e degli articoli in materie plastiche.
Focus sul comparto manifatturiero: analisi per paesi e prodotti esportati
Le esportazioni del comparto manifatturiero sono suddivise in modo omogeneo fra paesi UE28 ed extra UE28, con una lieve prevalenza dell’export verso i Paesi UE28 (51,5%).
Paesi UE-28 (51,5% del totale export manifatturiero)
Francia e Germania sono le principali destinazioni dei nostri prodotti. Più di un quarto delle esporta-zioni provinciali finisce in Francia e Germania. Il nostro export verso i due Paesi registra una crescita del +14,7% sulla Francia e un calo del 25% sulla Germania.
Distanziati come peso di quota export da Francia e Germania, Portogallo (+38%) e Repubblica Ceca (+20,4%) registrano ottime performance; variazioni decisamente negative, invece, per Paesi Bassi (-24,8%) e Belgio (-20,5%).
Il dettaglio:
In Francia esportiamo soprattutto gioielleria e pietre preziose (in forte aumento) e articoli in materie plastiche (in aumento)
In Germania esportiamo principalmente prodotti della siderurgia (in forte calo) e prodotti chimici di base (in lieve diminuzione)
In Portogallo esportiamo principalmente metalli di base preziosi (in lieve diminuzione) e macchine per la formatura dei metalli (in forte aumento)
In Repubblica Ceca esportiamo soprattutto pitture, vernici e smalti (in lieve aumento) e altre macchine per impieghi speciali5 (in aumento vertiginoso)
Nei Paesi Bassi esportiamo soprattutto articoli in materie plastiche (in forte aumento) e prodotti chimici di base (in lieve diminuzione); la complessiva variazione decisamente negativa (-24,8%) è da attribuirsi al calo di altre esportazioni minori (o che sono diventate minori per il brusco ca-lo): calzature, prodotti in legno, prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, altri prodotti chimici, articoli in gomma, altre macchine di impiego generale, macchine per la formatura dei metalli
Nel Belgio esportiamo soprattutto altre macchine di impiego generale6 (in diminuzione) e gioielleria e pietre preziose (in aumento). La decisa variazione complessiva negativa è da ricercarsi nel calo dei prodotti della siderurgia (da 3,7 milioni di euro a 400mila)
In generale, l’export alessandrino verso i paesi UE-28 registra una diminuzione: -5,9%.
Paesi extra UE-28 (48,5% del totale export manifatturiero)
La Svizzera, oltre a essere lo sbocco principale delle nostre esportazioni extra UE, è anche lo sbocco principale delle nostre esportazioni mondiali: accoglie quasi un quarto del totale delle esportazioni provinciali e registra +15,7% rispetto allo scorso anno. Parte prevalente dell’export ver-so la Svizzera è composta da gioielleria e pietre preziose, in aumento dal 2013; secondariamente (e molto distanziato) da “metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi”, in brusco calo dal 20137.
Altri Paesi:
Negli Stati Uniti esportiamo principalmente prodotti chimici di base (in deciso aumento dal 2013) e gioielleria e pietre preziose (in calo)
A Hong Kong esportiamo principalmente gioielleria e pietre preziose (in aumento dal 2013) e “strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi” (in aumento dal 2013)
5 Altre macchine per impieghi speciali, es: macchine per la metallurgia, macchine da miniera, cava e cantiere, macchine per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco, macchine per l’industria delle materie plastiche della gomma, macchine per la stampa.
6 Altre macchine di impiego generale (es: forni, fornaci, bruciatori, caldaie, macchine per sollevamento e movimentazione, attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e ventilazione, bilance).
7 La Svizzera è la prima destinazione dell’export di gioielleria e pietre preziose e di metalli di base preziosi.
Thailandia esportiamo principalmente prodotti chimici di base (in aumento vertiginoso dal 2013)
Corea del Sud esportiamo soprattutto “altre macchine per impieghi speciali” (in vertiginoso au-mento dal 2013) e prodotti chimici di base (in lieve diminuzione)
Russia esportiamo principalmente pitture, vernici e smalti (in aumento) e altre macchine di im-piego generale (in decisa diminuzione dal 2013)
In generale, cresce l’export verso i paesi extra UE: +7%.